Esistono "diverse minacce specifiche" contro i Giochi olimpici di Sochi.
Minacce di attacchi terroristici che arrivano soprattutto da alcuni gruppi della regione del Caucaso. E' l'allarme lanciato dal numero uno dell'antiterrorismo americano Matthew Olsen, nel corso di un'audizione davanti al Congresso Usa. Il direttore generale del National Counterterrorism Center ha affermato come si tratti di minacce di "vario grado di credibilita'", spiegando come potenziali attacchi siano piu' probabili al di fuori dei siti in cui si svolgeranno gli eventi sportivi, le gare. I luoghi piu' a rischio saranno quindi quelli nell'area e nella regione intorno a Sochi, dove si trovano alberghi, locali e ristoranti, che nelle prossime settimane saranno frequentati da centinaia di migliaia di persone, atleti e non. Olsen ha quindi definito "buona" la collaborazione e lo scambio di informazioni in corso con le autorita' russe allo scopo di prevenire qualunque tipo di attacco terroristico durante i Giochi.
E anche per il numero uno dell'Fbi, James Comey, la cooperazione con le autorita' russe e' migliorata rispetto alle prime settimane, quando decine di agenti americani sono arrivati in Russia dislocati tra Sochi e Mosca. Intanto il presidente Barack Obama ha riunito alla Casa Bianca tutti i suoi piu' stretti consiglieri, proprio per essere aggiornato sul fronte della sicurezza delle prossime Olimpiadi invernali: dal vicepresidente Joe Biden al segretario di Sato John Kerry, dal capo della Cia John Brennan al numero uno del Pentagono Chuck Hagel e a quello dell'Fbi James Comey. Un vero e proprio vertice per la sicurezza, nel corso del quale ad Obama sono state illustrate tutte le misure prese e che si stanno prendendo per proteggere tutti i cittadini americani che nei prossimi giorni si recheranno in Russia per assistere ai giochi. Il presidente - si legge in una nota della Casa Bianca - ha chiesto in particolare di esaminare con attenzione ogni dettaglio e, in caso di emergenza, di agire di conseguenza.
Ma - si rassicura - tutte le misure per proteggere gli americani sono state prese. Gli Stati Uniti hanno gia' inviato due navi da guerra nel Mar Nero, pronte a garantire l'evacuazione di tutti gli americani in caso di attacco terroristico. E il Dipartimento di Stato ha dato a tutti gli atleti indicazioni per rischiare il meno possibile di diventare facile bersaglio dei terroristi, evitando per esempio di indossare le divise ufficiali fuori dai siti delle gare, quelli in cui si potra' accedere solo se accreditati