Continua il declino delle foreste a livello globale. Il ritmo è stato di 5,3 milioni di ettari in meno ogni anno tra il 1990 e il 2010. Le aree più colpite da deforestazione illegale e degrado sono Sud America e Africa.
A dirlo la Fao, in occasione della Giornata internazionale delle foreste, sulla base dei dati satellitari sulle foreste mondiali. Una delle prime richieste dell'Organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di agricoltura, cibo e fame nel mondo è ''aumentare le informazioni e i dati sulle risorse forestali'' per fermare la perdita di superficie. Per farlo - osserva la Fao - un ruolo ''fondamentale'' dovrebbe esser svolto dalle comunità forestali locali. I governi sono invitati a mettere in pratica azioni di cooperazione e a tutelare, attraverso determinate politiche, chi vive vicino alle foreste.
Secondo i più recenti studi della Fao, la superficie ricoperta da foreste è diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l'anno nel periodo 1990-2010, cioè quasi quattro volte la superficie dell'Italia. In realtà, nello stesso periodo la riduzione delle foreste a causa di deforestazione e catastrofi naturali è stata di 15,5 milioni di ettari l'anno, compensata però dal rimboschimento e dall'espansione naturale delle foreste per 10,2 milioni di ettari all'anno.
Ci sono però differenze sulla distribuzione di questi grandi polmoni 'verdi': le foreste tropicali sono il 45% del totale, quelle nell'emisfero Nord del globo sono il 31%, quelle a clima temperato sono il 16% e quelle subtropicali l'8%. Dagli ultimi risultati la superficie totale delle foreste si attesta, al 2010, a oltre 3,8 miliardi di ettari: circa il 30% della superficie totale della Terra. L'analisi della Fao è la prima che mostra in modo omogeneo i cambiamenti di uso del suolo forestale negli ultimi 20 anni nei quattro principali ambiti ecologici. Alla realizzazione della ricerca hanno lavorato oltre 200 esperti provenienti da 107 Paesi