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FOTO Gli azzurri al Quirinale

Napolitano consegna la bandiera ad Armin Zöggeler

22 gennaio, 17:07
FOTO Gli azzurri al Quirinale

Un'Italia che sappia vincere "con orgoglio patrio, ma senza nazionalismi". Poco più di 50 giorni al via dei Giochi invernali di Sochi, quelli di Putin e delle polemiche per le leggi omofobe che soprattutto fuori dalla Russia hanno infiammato con minacce di boicottaggio l'avvicinamento alla rassegna olimpica, e nel salone delle feste del Quirinale il capo dello stato Giorgio Napolitano accoglie la delegazione azzurra per consegnare il tricolore agli alfieri e ricordare che lo sport unisce e non separa. Armin Zoeggeler, il Cannibale dello slittino, sesta Olimpiade da celebrare, ha il sorriso dei giorni delle sue innumerevoli medaglie quando riceve quella bandiera: stavolta le mani non servono per grattare il ghiaccio prima di lanciarsi a mille all'ora in uno dei tanti freezer a forma di budello che lo hanno incoronato campione in tutto il mondo. In quel passaggio di consegne c'è la missione nuova e la responsabilità di rappresentare un Paese intero.

"Incontrare il mondo dello sport è gratificante - dice Napolitano, affiancato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, da quello del comitato paralimpico, Luca Pancalli e dal ministro con delega allo sport Graziano Delrio - vedo un'Italia guidata dal senso della nazione e della sua unità". Zoeggeler, due ori olimpici e 59 vittorie all'attivo, a Soci avrà 40 anni appena festeggiati, ma dopo venti di carriera resta sempre un numero uno: ""Le parole di Napolitano mi hanno fatto molto piacere, noi siamo atleti ed il nostro compito è di prepararci bene agli eventi - ha detto l'azzurro di Merano - Faremo del nostro meglio. Abbiamo una grande responsabilità, io vado a Soci a fare il mio mestiere e per portare in alto la nostra bandiera e di mostrare al mondo l'Italia". E Malagò, che nella sede istituzionale e davanti al capo dello stato ha voluto ringraziare uno a uno tutti gli sponsor che accompagnano gli azzurri, si è rivolto a Zoeggeler dicendo "è una bandiera del nostro sport e diventa portabandiera alle Olimpiadi. Una persona speciale che ha fatto della correttezza e della lealtà il suo stile di vita: è un modello per tutti. Questa correttezza e lealtà siano i valori di tutti i 60 milioni di italiani".

Tra gli atleti in prima fila Carolina Kostner che proverà a Sochi a riscattare le sue non fortunate precedenti Olimpiadi: di Alex Schwazer, il fidanzato marciatore finito in disgrazia dopo la positività al doping, non parla. E nemmeno delle norme anti-gay: "Non seguo la politica - taglia corto la pattinatrice, già portabandiera a Torino 2006, ora alle prese con la messa a punto dell'esercizio con cui proverà a mandare in crisi le rivali di tutto il mondo - Qui un'esperienza bellissima. Io sul ghiaccio sono sempre sola, ma qui mi sento parte di una famiglia, protetta. E' un onore. Consigli ad Armin? Lui sa come fare, portare la bandiera è un'esperienza meravigliosa". "Stare qui è speciale - ha aggiunto Zoeggeler - io proverò a fare del mio meglio. In vent'anni è cambiato tutto, e ora ci sono tanti giovani (l'Italia confida anche in Dominik Fischnaller ndr):ma io sono ancora qui". Agguerrita più che mai l'ormai ex baby dello short track: Arianna Fontana, la più giovane medagliata olimpica della storia azzurra, vorrebbe che Soci fosse già domani. "Dopo un anno difficile ho chiesto ai tecnici di cambiare tutto e i risultati quest'anno si vedono - dice l'atleta che a maggio sposerà il 'collega' di pattini italo-americano Anthony Lobello - non mi sono mai sentita così motivata. Non è facile, ma in tutte e tre le distanze (500, 1000 e 1500 ndr) mi sento competitiva". E anche la famiglia paralimpica con l'alfiere Andrea Chiarotti ha salutato Napolitano: "Lo sport ha saputo abbattere le differenze: vogliamo lavorare per l'integrazione dei ragazzi disabili del nostro paese" le parole di Pancalli che ha ringraziato "l'uomo" Napolitano. E il capo dello stato ricordando di non essere mai stato tanto vicino allo sport come "in questi anni da presidente" ha sottolineato che lo sport "è un grande valore generale: voi che praticate lo sport anche nelle grandi occasioni sentitevi guidati da un grandissimo orgoglio. Dovete far vincere l'Italia con senso della patria, ma senza nazionalismi".

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