Cardinal Caffarra, turbolenze ma Gesu' pilota capace
20 febbraio, 14:29BOLOGNA - "Chi ha usato l'aereo lo sa bene: durante un volo tranquillo, può accadere di attraversare ima grave turbolenza e si giunge perfino ad aver paura di cadere. Forse abbiamo avuto questa impressione. Ma non abbiate paura. Il pilota è straordinariamente capace: è Cristo risorto che guida la Chiesa. Non solo, ma è un pilota da cui dipendono anche le turbolenze, e le può far cessare in ogni momento". Lo ha detto l'arcivescovo di Bologna, cardinale Carlo Caffarra, parlando stasera delle dimissioni di Benedetto XVI al termine della Messa del mercoledì delle Ceneri nella cattedrale di San Pietro.
Papa Ratzinger "in primo luogo, ancora una volta, con questo gesto ci ha donato una limpida testimonianza di umiltà evangelica", afferma Caffarra. "Giunto alla certezza di coscienza, davanti a Dio, di non essere più in grado di svolgere il suo servizio, ha preferito il bene della Chiesa a se stesso. E' stato il vero pastore che, come Cristo, non ha ritenuto la sua dignità un tesoro da custodire gelosamente, ma vi ha rinunciato per il bene della Chiesa. Sono scelte che sconvolgono, perché contestano la logica del potere mondano. Ma non posso sottacere il fatto del turbamento che ha colto molti di voi, cari fedeli che sentite la Chiesa come la vostra casa, la colonna e il fondamento delle supreme certezze della vita, in un mondo dove perfino le evidenze originarie si stanno oscurando". L'arcivescovo ha voluto poi richiamare un passo del commento che S.Cirillo d'Alessandria, "un grande Padre della Chiesa fa alla pagina evangelica della tempesta sedata: 'non era possibile che i discepoli perissero, dal momento che era con loro l'Onnipotente; pertanto, Cristo si leva in piedi, Lui che ha potere su tutto, e seda la tempesta e l'impeto dei ventì. Non temete dunque conclude Caffarra - e non si turbi il vostro cuore. Siamo con Cristo, e questo ci basta. E pregate per noi Cardinali, perché nell'elezione del nuovo Pontefice siamo guidati esclusivamente dall'amore vero verso la Chiesa, e non da ragioni antievangeliche di potere".