Mons.Mondello: nuovo Papa stia di piu' con gente
Presidente vescovi Calabria: proseguire riforma curia romana
25 febbraio, 17:15di Massimo Lapenda
Un Papa che stia con la gente e conosca la vita dei popoli, ma che sia anche capace di proseguire la strada gia' avviata da Benedetto XVI nella riforma della Curia romana. Sono queste alcune delle caratteristiche per il nuovo Papa cui pensa l'arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Vittorio Mondello, presidente della Conferenza episcopale calabra. Mons. Mondello pensa allo stato d'animo che puntualmente si vive in occasione di ogni conclave. ''Abbiamo avuto sempre grandi Pontefici - ha detto - anche se, ogni volta che c'e' un conclave, si pensa che la strada del nuovo Papa e' difficile perche' si pensa a quanto ha fatto il suo predecessore. Poi, pero', questi pensieri svaniscono nel nulla quando arriva il nuovo Papa e si apprezza il suo lavoro quotidiano. Questo accade ormai da decenni ed alla fine giungiamo sempre alla conclusione che i Pontefici che si sono succeduti sono stati tutti straordinari''.
L'arcivescovo di Reggio Calabria e' stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1960 ed e' vescovo dal 21 gennaio 1978 per volonta' di Paolo VI. Il 28 luglio 1990 papa Giovanni Paolo II lo ha chiamato a succedere ad Aurelio Sorrentino, dimessosi per raggiunti limiti d'eta', nella carica di Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova. Mons. Mondello e' membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l'annuncio e la catechesi e da dieci anni presiede la Conferenza episcopale calabra. Quando pensa alle caratteristiche che dovrebbe avere il successore di Benedetto XVI, mons. Mondello guarda subito all'eta', che dovrebbe aggirarsi sui ''60 anni. Dovrebbe poi avere - dice - la stessa cultura di Benedetto XVI e stare di piu' con la gente. Il nuovo Papa dovrebbe conoscere la vita dei popoli e poi dovrebbe proseguire nell'opera di rinnovamento della Curia romana, gia' avviata dall'attuale Pontefice''.
Sul tema degli scandali che hanno recentemente interessato la Chiesa, mons. Mondello non nasconde tutta la sua amarezza ed il suo dispiacere, ma ricorda che ''la Chiesa e' fatta di uomini e di peccatori. La cosa che mi conforta e' che gia' Bendetto XVI si e' fatto paladino contro questi fatti. A mio avviso ora e' necessario anche affrontare il tema della formazione dei nuovi seminaristi, che rappresentano, materialmente, il nostro futuro. Secondo me deve arrivare in seminario chi realmente ha la chiamata e la vocazione''. Infine, il presidente della Conferenza episcopale calabra rivolge uno sguardo a quella che sara' la nuova Chiesa ed ai temi etici. ''Bisogna riconoscere - sostiene mons. Mondello - il mutamento dei tempi, ma allo stesso tempo e' necessario annunciare Cristo perche' alla gente interessa la parola di Dio ed e' per questo che bisogna pensare ad una nuova evangelizzazione. Sui temi etici, poi, ritengo che la Chiesa non possa farsi tirare dalla giacca, pur dovendo capire le difficolta' degli uomini. Occorre quindi coniugare i sacrifici della gente con la volonta' di Dio''.