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Nuovo papa? Puo' stabilirlo la matematica

Docente Universita' Camerino applica teoria dei grafi

18 marzo, 14:55
Nuovo papa? Puo' stabilirlo la matematica

Il nuovo papa? E' possibile sapere chi sarà grazie alla matematica. O meglio si può calcolare con buona approssimazione quali saranno i cardinali più influenti nella scelta. Renato De Leone, docente di matematica per le applicazioni all'Università di Camerino, ha utilizzato la teoria dei grafi per individuare le relazioni più forti tra i cardinali e capire quali saranno determinanti.

"La teoria dei grafi - spiega il prof. De Leone - analizza insiemi di oggetti, situazioni, persone che sono in relazione e permette di studiare queste relazioni. La rete stradale è un esempio di grafo: il navigatore sfrutta la teoria per calcolare la distanza minima tra punto di partenza e di arrivo. La teoria si può applicare anche in campo sociale, come nel caso della previsione sul Conclave".

Per valutare le relazioni tra cardinali, il gruppo di ricerca coordinato dal prof. De Leone è partito da dati certificati: quelli forniti dal Vaticano. Ha poi seguito 5 criteri per stabilire la presenza o meno di legami. Età e appartenenza ad un ordine particolare, gesuiti, salesiani, domenicani e nazione di provenienza sono motivi di vicinanza insieme all'anno di nomina e all'appartenenza a una o più congregazioni: quella per i vescovi, per le cause dei santi, per l'evangelizzazione dei popoli.

"Qual è il risultato? Dei 115 cardinali chiamati a eleggere il pontefice - prosegue De Leone - sono 17 quelli che hanno le relazioni più forti. Di questi, soltanto 4 risultano centrali secondo tutti i criteri. Secondo lo studio, sono quelli in grado di orientare le preferenze: l'indiano Ivan Dias, gli statunitensi Francis Eugene George e William Joseph Levada e il tedesco Walter Kasper. Nella cerchia dei 17 rientrano anche gli italiani Angelo Scola, Gianfranco Ravasi, Tarcisio Bertone e Attilio Nicora". Nessuna previsione invece sul nome del prescelto: "In quel caso - ammette De Leone - entrano in gioco troppi fattori che non siamo in grado di conoscere e valutare".

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