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Il Papa scende da jeep e accarezza disabile

di Emanuela De Crescenzo

CITTA' DEL VATICANO - "Nel 1982 in un'udienza privata con i fedeli di San Benedetto del Tronto mi baciò Giovanni Paolo II, oggi ho ricevuto un nuovo bacio, sulla fronte, quello di papa Francesco. E sono davvero felice e ancora emozionato". A parlare è Cesare Cicconi, il fedele di 50 anni che oggi il Pontefice ha salutato scendendo dalla jeep in piazza San Pietro. "Sono un cattolico praticante - spiega - e sono da sempre socio dell'Unitalsi perché i miei genitori già facevano parte dell'associazione". La mamma Sandra, di 72 anni, è morta pochi mesi fa ed ad occuparsi di Cesare, che ha il corpo completamente paralizzato, ad eccezione di una mano che muove con una piccola fune, è la sorella Cinzia di 43 anni e "tutti gli amici dell'Unitalsi che sono di casa". I genitori hanno scoperto che Cesare era affetto da Sla quando aveva otto mesi. Nonostante sia costretto su una barella Cesare non si è dato per vinto ed ha voluto continuare, per quanto possibile, a prendersi qualche soddisfazione dalla vita. "Sono tifoso dell'Ascoli - dice - e vado anche allo stadio".

Uno dei sogni di Cesare era quello di poter "volare", ma prendere un aereo per una persona che ha bisogno di stare in barella non è così semplice. Con tenacia e volontà, però, nel settembre del 2010 c'é riuscito. "Con gli amici dell'Unitalsi e grazie alla compagnia aerea - spiega - ho preso l'aereo ed ho partecipato al pellegrinaggio nazionale al Lourdes". Racconta con emozione Cesare quanto vissuto oggi: "Papa Francesco si è fermato - racconta - mi ha indicato ed è sceso dalla jeep. Mi ha dato un bacio sulla fronte e ha detto a me e ai miei amici 'pregate per me'". Molti dei ragazzi dell'Unitalsi hanno ringraziato il Pontefice e papa Francesco ha replicato: "No, grazie a voi". Cesare entro le 13.30 lascerà la Città del Vaticano diretto a San Benedetto del Tronto, dove é già annunciata una grande festa. "Da quanto papa Francesco se n'é andato, non faccio che ridere, davvero, non faccio altro che ridere", sottolinea Cesare. E a confermalo sono anche i suoi amici: "Ha il sorriso stampato sul volto", aggiungono. "A tutti noi questo bacio del Papa a Cesare - osserva Don Vincenzo dell'Unitalsi di San Benedetto del Tronto - è sembrato quel brano del Vangelo in cui si legge che Gesù si avvicina alla suocera di Pietro malata, si china, la prende per mano e la solleva. Ecco sembrava proprio quel pezzo di Vangelo". La comitiva dell'Unitalsi, commossa, emozionata e "piena di energia", torna a casa con un dono prezioso, il regalo fatto da papa Francesco.

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