Papa: augura buon 'Pesach' a comunita' ebraica
02 aprile, 17:49di Manuela Tulli
Pesach, passaggio. Si chiama cosi' la Pasqua ebraica, che si celebra domani ma i cui festeggiamenti cominciano gia' questa sera, con la cena a base di pane azzimo, e si protrarranno per otto giorni, fino al 2 aprile. La comunita' ebraica di Roma oggi ha ricevuto gli auguri da Papa Francesco ''per la grande festa'' che si preparano a celebrare. Il pontefice torna cosi' a scrivere al Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni al quale aveva gia' mandato un suo messaggio proprio il 13 marzo, giorno della sua elezione al soglio di Pietro. Buon Pesach, augura il Papa agli ebrei di Roma e chiede: ''Pregate per me''.
Dal messaggio del 13 marzo, nel quale auspicava tra ebrei e cattolici uno ''spirito di rinnovata collaborazione'', il telegramma diventa anche meno formale. Oggi il Papa si firma solo 'Franciscus' mentre nel primo messaggio a Di Segni la firma in calce era 'Franciscus pp', pastor pastorum, la sigla utilizzata dai Papi accanto al loro nome. La Pasqua ebraica ricorda la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitu' in Egitto e l'inizio dell'Esodo verso la Terra Promessa. ''L'Onnipotente, che ha liberato il suo popolo dalla schiavitu' dell'Egitto per guidarlo alla Terra Promessa, continui a liberarvi da ogni male - scrive Papa Francesco al Rabbino Di Segni - e ad accompagnarvi con la sua benedizione. Vi chiedo di pregare per me, mentre io assicuro la mia preghiera per voi, confidando di poter approfondire i legami di stima e di amicizia reciproca''.
Il Rabbino Capo, Riccardo Di Segni, ha accolto con piacere gli auguri del Pontefice - fa sapere la Comunita' ebraica a Roma - e lo ringraziera'. Di Segni preannuncia che ricambiera' porgendo a Papa Francesco i migliori auguri per la Pasqua Cristiana. Il cardinal Jorge Mario Bergoglio, d'altra parte, ha sempre avuto a cuore il dialogo con le altre religioni, e in primis proprio con gli ebrei ai quali i cristiani sono legati da un ''specialissimo vincolo'', aveva sottolineato nell'udienza ai delegati fraterni. Come molto speciale e' l'amicizia che lo lega al leader degli ebrei latino-americani, Claudio Epelman, gia' ricevuto in udienza da Papa Bergoglio che, da cardinale a Buenos Aires, lo aveva sempre avuto negli ultimi anni ospite a casa sua per la cena di Natale.