Rollandin, cultura e natura inscindibili per turismo in Vda
Presidente Regione Valle d’Aosta intervenuto alla Scuola per la Democrazia
25 ottobre, 14:39AOSTA - ''Nella nostra piccola realtà, capolavori di storia e d'arte di valore e di risonanza internazionali, da un lato, e straordinari paesaggi alpini, dall'altro, sono permeati da una specificità culturale comune che li rende pressoché inscindibili tra loro''. Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, intervenendo all'apertura della Scuola per la Democrazia, corso di formazione politica che quest'anno è dedicato al tema ''La sfida per i Comuni: il marketing territoriale, economia, cultura, ambiente''.
''Siamo in un territorio - ha aggiunto - marcato da un percorso storico particolare e da un'identità millenaria, dove le popolazioni delle valli hanno profonde radici che alimentano in un circolo virtuoso lingua, cultura, organizzazione sociale e spaziale. Per i valdostani, il senso di appartenenza alla loro comunità è molto forte, così come radicata è la loro considerazione per l'ambiente di riferimento. Ragione per la quale, ogni valida offerta turistica non può in alcun modo prescindere dall'esigenza di una lettura integrata del paesaggio naturale e di quello antropico''.
Secondo Rollandin ''è questo il punto di partenza corretto per agire, ma anche per indirizzare il turista verso un approccio globale e sistemico ai beni culturali''. ''Un approccio - ha precisato - che non sia di mero consumo, ma che sappia invece diventare un'esperienza unica, in grado di arricchire le coscienze e di dare consapevolezza della complessità delle interrelazioni tra archeologia e patrimonio documentale e monumentale, passando attraverso i beni ecclesiastici, le tradizioni e i costumi, l'architettura, la lingua, l'infrastrutturazione e l'articolazione del territorio, l'ambiente naturale''.
''Siamo convinti - ha concluso - che una progettualità allargata debba poter contare sul ruolo fondamentale dei Comuni: con le comunità locali, da un lato, che condividono e partecipano il proprio patrimonio diventandone i primi promotori, e, dall'altro, con amministratori che sappiano predisporre strumenti adeguati di pianificazione territoriale''.