Ferrovie:De Martini,liguri discriminati intervenga Bruxelles
Eurodeputato presenta interrogazione a Commissione Ue
20 gennaio, 15:44Nel documento De Martini spiega come "grazie all'alta velocità ferroviaria sia possibile collegare Roma e Milano in poco meno di tre ore. Lo stesso tempo che occorre da Genova a Ventimiglia con un treno regionale. Ma mentre Roma e Milano distano circa 600 km, la distanza tra il capoluogo ligure e la città di confine è di 147 km. Questo significa che i convogli (sia Regionali che Intercity) viaggiano sulla linea della Riviera di Ponente ad una velocità molto bassa, complice la presenza di un binario unico per circa 50 km".
"E la presenza di un binario unico non è più tollerabile - evidenzia - perché spesso causa l'interruzione dell'unica linea di collegamento con la Francia, come avvenuto il 17 gennaio a causa di una frana. Ciò rappresenta un ostacolo per lo sviluppo di una Regione a forte vocazione turistica come la Liguria".
"Analogo discorso vale per la tratta Genova-Milano, sede dell'Expo 2015 - osserva - per la quale si impiegano circa 2 ore. Un tempo eccessivo (10 minuti in più di 100 anni fa) se si considera che le due città sono separate da 150 km, e a cui corrisponde ogni anno un ingiustificato aumento del prezzo del biglietto. La tariffa, infatti, è per tutta la rete nazionale di 11 centesimi al Km, indipendentemente dalla velocità e dalla tipologia di linea ferroviaria". Alla luce di questo De Martini chiede alla Commissione di chiarire "se tale disparità di trattamento, a parità di costi, non violi la legislazione Ue in materia di diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario, ed in particolare il diritto a non essere discriminati". "Se le arretrate condizioni infrastrutturali del comparto ligure non siano in contrasto con i principi ispiratori dello sviluppo di uno Spazio unico ferroviario europeo". Inoltre chiede se Bruxelles sia "a conoscenza delle forti disparità all'interno del comparto Nord Italia e sul versante tirrenico. In particolar modo e se prevede perciò di prendere provvedimenti al fine di parificare questa situazione d'ineguaglianza". (ANSA).