(ANSA) - PALERMO, 7 MAR - Dopo più di trent'anni le celle del
manicomio si riaprono per riportare alla luce ferite, tracce di
memoria e brandelli di una realtà dimenticata. Per tre mesi Bebo
Cammarata ha puntato l'obiettivo sui muri delle celle in cui
un'umanità dolente ha raccontato con il linguaggio scarno dei
graffiti i propri drammi esistenziali. Ora quelle testimonianze
si ricompongono in una mostra che da domani, 8 marzo, sarà
ospitata per dieci giorni dalla galleria "Artetika" di Palermo
(Via Noto 40).