Tajani a Piombino sostiene porto e acciaio, target Concordia
Tappe anche a Prato e Lucca per tessile e cartiere
15 gennaio, 13:59Il porto di Piombino ha infatti già avviato i lavori per attrezzarsi per lo smantellamento delle navi di grossa stazza, in una corsa contro il tempo in modo da essere pronto a candidarsi entro giugno ad accogliere la Costa Concordia. Lo scopo del gioco, a cui sta lavorando da mesi anche a Bruxelles il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, è far 'quadrare il cerchio': vedendo se e come articolare il contributo nazionale con quello Ue, rientrando nella normativa europea per la designazione di porto, con l'ottica di collegarsi al polo siderurgico locale ora in crisi. Se Piombino riuscisse infatti ad ottenere lo smantellamento della Costa Concordia, il rottame potrebbe essere assorbito dalla Lucchini, ora in amministrazione controllata e per cui sono già stati lanciati i bandi per la vendita degli impianti. L'arrivo della materia prima accoppiato all'aiuto di fondi comunitari e delle facilitazioni previste dal Piano Ue per l'acciaio che favorisce riconversioni 'verdi' e tecnologicamente innovative a impatto ambientale sostenibile, spiegano a Bruxelles, potrebbe costituire un pacchetto capace di ''suscitare interesse in un operatore economico'' per riprendere i siti industriali. Tajani incontrerà per questo il 24, in Comune, i vari attori coinvolti, dopo una visita al Porto e al polo siderurgico.
Lo stesso giorno, dopo un convegno organizzato dalla Cassa di risparmio a Firenze sulla reindustrializzazione e l'accesso al credito per le Pmi, sarà anche a Lucca dove incontrerà i rappresentanti di Assocarta e del settore cartiero, per illustrare il pacchetto energia e clima e quello sull'industria, strettamente collegati e che Bruxelles adotterà il 22. Sabato 25, infine, sarà a Prato: al centro dei colloqui con le autorità locali e i rappresentanti del tessile, la questione della sicurezza sul lavoro e le iniziative Ue a sostegno del settore, dalla moda alla lotta alla contraffazione e al 'made in', sino all'internazionalizzazione e ai finanziamenti. (ANSA).