(ANSA) - FIRENZE, 21 MAR - Anziani toscani in buone
condizioni di salute e soddisfatti anche se il 56% arriva a fine
mese con difficoltà economiche: lo dice un'indagine realizzata
da Passi (acronimo di Progressi delle Aziende sanitarie per la
salute in Italia) d'Argento e diffusa dalla Regione Toscana. Il
42% dei toscani ultra sessantacinquenni risulta in buone
condizioni di salute (mentre il 23% è in buone condizioni ma a
rischio) e oltre un anziano su 2 (55%) non ha problemi a
svolgere le normali attività della vita quotidiana. All'indagine
la Toscana ha partecipato con 8 Società della salute/Zone
distretto (Apuane, Lunigiana, Pistoiese, Pratese, Valdinievole,
Amiata grossetana, Colline dell'Albegna, Grossetana) e 3 Asl (7
di Siena, 8 di Arezzo, 11 di Empoli). Passi d'Argento è un
sistema di sorveglianza nazionale che fornisce, dal 2009,
informazioni tempestive e confrontabili tra le regioni italiane
sullo stato di salute e l'invecchiamento attivo delle persone
con 65 anni e più, anche per monitorare gli interventi messi in
atto e promuovere azioni e strategie d'intervento efficaci
all'interno della programmazione socio-sanitaria. I risultati
dell'indagine 2012-2013 in Toscana, a cui hanno partecipato
oltre 3.000 anziani, sono adesso disponibili nel report
regionale. In Toscana, si legge nella ricerca, gli anziani sono
piuttosto soddisfatti della propria vita (78%) e della propria
salute (82%), ma il 56% di loro arriva a fine mese con
difficoltà (45% con qualche difficoltà, 11% con molte
difficoltà), soprattutto i più anziani e le donne. Chi dichiara
di arrivare a fine mese molto/abbastanza facilmente (44%) ha in
genere una scolarità più alta. Il 16% degli anziani non riesce a
svolgere da solo almeno una delle attività di base della vita
quotidiana (lavarsi, andare in bagno, vestirsi, spostarsi in
casa, alimentarsi, essere continente), mentre il 35% - pur
autonomo nelle attività di base - ha bisogno di aiuto in almeno
2 delle attività più complesse (usare il telefono, prendere le
medicine, fare la spesa o delle compere, cucinare o riscaldare i
pasti, prendersi cura della casa, fare il bucato, spostarsi
fuori casa con mezzi pubblici o con la propria auto, pagare
conti o bollette). A livello generale, i dati toscani sono in
linea con quelli nazionali, anche se gli anziani in Toscana
vivono meno da soli (17% contro 21%) e si dichiarano mediamente
più soddisfatti della propria vita (molto o abbastanza
soddisfatti: 78% contro 74%). E' peggiore invece la situazione
quanto al rischio di isolamento sociale e la disponibilità di
aiuto nella vita quotidiana: sono il 24% gli anziani in Toscana
a rischio di isolamento (il 20% nel pool nazionale) e il 47%
quelli che ricevono aiuto nelle attività quotidiane.
Per quanto riguarda la prevenzione e il monitoraggio delle
cure, gli anziani toscani che assumono 4 o più farmaci
contemporaneamente sono il 35%, dato nettamente inferiore alla
media nazionale del 45%. I toscani si dichiarano anche meglio
informati su come difendersi dalle ondate di calore (74% in
Toscana vs 67% nel pool nazionale). In linea invece i dati sulla
vaccinazione antinfluenzale.
Rispetto all'Italia, in Toscana è tuttora più ridotta la
capacità degli anziani di essere risorsa per la famiglia e la
comunità (26% vs 30%) e la partecipazione degli anziani ad
attività sociali (26% vs 29% frequentano circoli ricreativi,
parrocchie, sedi di partiti politici e associazioni). Questo
dato, in linea con quanto rilevato sul rischio di isolamento
sociale e la disponibilità di aiuto nella vita quotidiana, è
parzialmente bilanciato dal fatto che in Toscana oltre il 6%
degli anziani ha un lavoro retribuito (vs il 5% del pool
nazionale), tenendo anche conto che la nostra popolazione è
mediamente composta da una maggior proporzione di over85
rispetto a molte delle altre realtà partecipanti all'indagine.
I dati raccolti riflettono una situazione mediamente
positiva: 7 anziani su 10 in Toscana dichiarano di accedere ai
servizi principali (alimentari, Asl, comune, farmacia, medico,
supermercati) molto o abbastanza facilmente, in maniera
significativamente superiore a quanto rilevato nel pool
nazionale. Solo 1 anziano su 10 ha percezioni negative sul senso
di sicurezza nell'ambiente di vita, anche se su questi dati pesa
la mancanza dei campioni di popolazione delle maggiori aree
urbane della regione, come Firenze, Livorno e Pisa. (ANSA).