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Con il terzo posto di Valencia Marc Marquez entra nella storia, laureandosi il più giovane campione del mondo di sempre nella classe regina del motociclismo. Nemmeno Valentino Rossi, nel suo debutto in 500, era riuscito a tanto: il pesarese chiuse in seconda posizione vincendo due gare nel 2000. Marquez, arrivato in MotoGp da campione del mondo in carica della Moto2 e da ex campione della 125, secondo i piani della Honda - che lo ha voluto in MotoGP nella squadra ufficiale facendo cancellare alla FIM la regola che impediva ai debuttanti proprio il debutto su una moto factory - doveva solo fare esperienza in vista del prossimo mondiale. Invece, ha bruciato le tappe, diventando a soli 20 anni il nuovo campione del mondo della classe regina. Una stagione perfetta quella di Marc Marquez nella MotoGP.
Lo spagnolo ha dimostrato di trovarsi a suo agio con la Honda ufficiale sin dai test invernali in Malesia, risultando tra i più veloci sin dalle prime uscite. Con sei gare vinte, sei secondi posti e tre terzi posti, Marquez ha dominato la stagione, mettendo nell'angolo il suo compagno di squadra Dani Pedrosa. Nei piani della Honda, Pedrosa, da otto stagioni in classe regina, avrebbe dovuto lottare per il titolo contro Lorenzo, ma questo non è accaduto proprio per "colpa" di Marquez che si è presentato all'ultimo appuntamento della stagione a Valencia in testa al mondiale con 318 punti. Il 2013 di Marquez, comunque, ha avuto i suoi colpi di scena. La guida irruenta del giovane spagnolo ha rischiato di condizionarne la stagione. Prima il contatto con Jorge Lorenzo nel Gp di Spagna a Jerez de la Frontera, poi la caduta a bandiere gialle esposte che ha rischiato di falciare i commissari di gara intenti a soccorrere Crutchlow in Inghilterra, infine il contatto con il compagno di squadra Dani Pedrosa ad Aragon costatogli il penultimo punto sul carnet pilota.
Altra macchia, la squalifica per bandiera nera di Phillip Island, senza la quale Marquez sarebbe diventato campione del mondo con due gare d'anticipo. Decisamente comunicativo e disponibile con i media, Marquez ha come riferimento proprio Valentino Rossi di cui è fan dal suo esordio in moto. I due si sono incontrati nel 2008, anno del debutto di Marquez nella 125, quando andò da Rossi a farsi autografare un modellino. Da allora l'ammirazione per il campione italiano, sfociata poi in sfida vinta più volte. "Marc ha già fatto meglio di me al mio debutto in classe regina - ha detto Valentino Rossi - io vinsi solo due volte, lui sei, è più bravo di me". I due in pista si sono misurati sin dal Gp del Qatar, gara di aperture del mondiale che ha visto Marquez finire terzo alle spalle di Rossi. La vera rivincita a Laguna Seca, dove Marquez ha passato Rossi nel "cavatappi" come fece il pesarese con Stoner nel 2007. Determinato e con un talento immenso, Marquez ha costruito il suo successo anche grazie alla migliore delle MotoGP, la Honda RC213V, moto ai massimi livelli tecnologici che utilizza le esperienze fatte dalla Honda con il robot Asimo, per i controlli di stabilità e trazione.
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