Il verdetto dopo due anni e quattro mesi
Cronologia dal 13 agosto 2007: dal delitto alla sentenza
07 novembre, 20:04 VIGEVANO (PAVIA) - Ecco le tappe principali della vicenda relativa all'omicidio di Chiara Poggi, reato dal quale é stato assolto il fidanzato Alberto Stasi:
13 AGOSTO 2007 - Chiara Poggi, 26 anni, viene trovata morta nella sua villa in via Pascoli, a Garlasco, dal fidanzato Alberto Stasi, laureando alla Bocconi. Il cadavere è riverso sulle scale della cantina con il cranio fracassato.
18 AGOSTO - Si svolgono i funerali della giovane.
20 AGOSTO - Stasi riceve un avviso di garanzia per omicidio volontario. La sua casa è perquisita. I carabinieri sequestrano tre auto, tra cui la sua Golf, due biciclette e attrezzi.
13 SETTEMBRE - Stasi cambia difensori. Il prof.Angelo Giarda e i fratelli Colli sostituiscono Giovanni ed Eleonora Lucido.
24 SETTEMBRE - Il pm decide il fermo di Alberto. Sui pedali di una bici sono state trovate tracce di Dna compatibile con quello di Chiara: per i Ris è sangue della ragazza, per la difesa può essere sudore o saliva.
28 SETTEMBRE - Dopo quattro giorni in carcere a Vigevano, il gip non convalida il fermo e rimette in libertà Stasi. Non ci sono prove sufficienti per giustificare un arresto.
5 NOVEMBRE - Depositato l'esito dell'autopsia. Chiara è stata uccisa tra le 11 e le 11.30, con un oggetto appuntito. Tra i 10-15 colpi inferti, l'ultimo, alla nuca, è stato mortale.
16 NOVEMBRE - I Ris consegnano la consulenza sulle tracce nella villetta. Sono di Chiara, dei suoi familiari e di Alberto.
20 DICEMBRE - Stasi indagato per detenzione di materiale pedopornografico trovato nel suo pc.
27 MARZO 2008 - Stasi si laurea in economia alla Bocconi.
16 APRILE - Dopo 225 giorni, la famiglia Poggi rientra in possesso della casa, sequestrata dal giorno dell'omicidio. 3 NOVEMBRE - Il pm Rosa Muscio chiede il rinvio a giudizio di Alberto Stasi per l'omicidio della fidanzata.
23 FEBBRAIO 2009 - Al tribunale di Vigevano comincia l'udienza preliminare.
28 MARZO - Stasi chiede il rito abbreviato.
9 APRILE - Al tribunale di Vigevano comincia il processo con rito abbreviato. Il pm Rosa Muscio, affiancata dal collega Claudio Michelucci, chiede al gup Stefano Vitelli la condanna di Stasi a 30 anni. Per la difesa Stasi è innocente e va assolto.
30 APRILE - Il gup non emette la sentenza, ma esce dalla camera di consiglio con un'ordinanza con la quale dispone nuovi approfondimenti istruttori: quattro perizie, una medico-legale, una informatica, una chimico sperimentale e l'ultima semi-virtuale, un nuovo sopralluogo, che farà di persona, nella villa dei Poggi e nuovi interrogatori di alcuni testimoni. Le perizie verranno consegnate tra il 28 settembre e il 23 ottobre successivi per essere discusse in aula in contraddittorio tra le parti in varie udienze fissate a cominciare dal 24 ottobre.
10 DICEMBRE - Riprende il processo vero e proprio a Stasi. I pm Muscio e Michelucci nella loro requisitoria, le seconda, posticipano l'ora della morte di Chiara tra le 12.46 alle 13.26 (in precedenza avevano indicato tra le 11 e le 11.30) per convincere il giudice che Alberto è colpevole e che merita 30 anni di carcere. Il legale di parte civile offre un quadro parzialmente diverso dall'accusa: la ragazza è stata assassinata tra le 9.12 e le 9.36.
12 DICEMBRE - Nella nuova arringa i legali di Alberto ribadiscono che il giovane va assolto perché il processo ha dimostrato la sua innocenza. I difensori hanno sostenuto che "non si è superato ogni ragionevole dubbio" e che il fatto "non è stato provato". Il prof. Giarda attacca il lavoro degli inquirenti.
15 DICEMBRE - Udienza per le repliche della parte civile.
17 DICEMBRE - Udienza per le repliche della difesa. Alle 12.15 il giudice si ritira in camera di consiglio. Alle 17.20 circa l'assoluzione di Stasi.