I cittadini: rimuovere la nave al piu' presto
31 gennaio, 12:33dell'inviata Daniela Grondona
ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) - Da salvatori, ora, chiedono di essere salvati. I cittadini dell'isola del Giglio hanno sintetizzato così i loro timori dando vita ad un comitato che avrà il compito di vigilare, informare, supportare e stimolare. L'incubo è il default turistico nell'estate 2012. Per questo il relitto deve essere portato via al più presto, dicono guardando con apprensione l'enorme sagoma della Costa Concordia che 'riposa' a poche decine di metri dal porto. Sul relitto oggi le operazioni sono proseguite anche se le ricerche erano sospese. I palombari della Marina Militare hanno operato per aprire un nuovo varco all'altezza del ponte 5, in corrispondenza con la zona della reception. In seguito, valutate le avverse condizioni meteo marine, le squadre vigili del fuoco hanno operato nella parte emersa della nave per risistemare le vie di esodo compromesse dal mare mosso di questi giorni. Nel contempo, le squadre di sommozzatori si sono immerse dal lato costa per documentare le condizioni dello scafo, la deformazione dei varchi aperti nei giorni scorsi e la sicurezza delle vie di fuga.
Nel pomeriggio, gli abitanti dell'isola si sono riuniti all'hotel Bahamas. Fuori dall'albergo, appeso ad una ringhiera qualcuno ha esposto uno striscione bianco con la scritta, in rosso, 'Gabrielli tolga la nave, cazzo!!!'. Niente firma, anonimo. Al neonato comitato del Giglio l'iniziativa non è piaciuta e se ne è subito dissociato. Ufficialmente, nessuna polemica con il capo dipartimento della Protezione civile. "Vogliamo che il commissario Gabrielli si confronti con noi e ci dica che cosa si sta facendo in modo da poter informare i cittadini e rispondere ai tanti interrogativi che si stanno ponendo - hanno spiegato i due portavoce freschi di nomina, Fabio Agugliari e Alvaro Andolfi -. Noi vogliamo sapere quale è il nostro futuro. In questa casa che è la nostra isola, abbiamo muri e tesori e vogliamo difenderli. L'isola vive di turismo e stanno cominciando ad arrivare le prime mail di disdetta a hotel e agenzie immobiliari. Una turista svizzera ha scritto chiedendo se dalle camere dell'albergo si vede la Costa Concordia perché, se la risposta è sì, lei non verrà". Niente polemiche, dunque, ma risposte precise e tempi rapidi per la rimozione del relitto.
La previsione di 7-10 mesi avanzata da Gabrielli per il completamento dell'operazione ha diffuso il panico. Troppo tempo, per l'isola del Giglio che vive di turismo di qualità, appassionato di pace e natura. Così, firmando l'atto di costituzione del comitato, i cittadini hanno affermato di voler essere di "stimolo e supporto ai soccorritori e all'amministrazione comunale", un modo istituzionale per dire che "ci siamo e vi controlliamo". Il portavoce del sindaco Sergio Ortelli, alla fine dell'assemblea, ha annunciato che l'amministrazione chiederà che un rappresentante del comitato partecipi all'esecutivo di emergenza per la Costa Concordia. Il comitato sta valutando anche di costituirsi nel processo che si celebrerà. Presto, infatti, i cittadini avranno un loro legale tra i molti che, come hanno spiegato i portavoce, si sono offerti di rappresentarli gratuitamente.