Floriani da pm ma non convince
13 marzo
16 marzo, 16:46di Luca Laviola
Il suo numero è quello che compare più spesso nei contatti telefonici degli indagati con le prostitute minorenni dei Parioli, secondo quanto emerge dalle indagini della procura di Roma. Si conferma difficile la posizione di Mauro Floriani, dirigente di Trenitalia ed ex ufficiale della Guardia di Finanza, uno dei 20 presunti clienti delle due ragazzine coinvolti nell'inchiesta. Tra gli altri ci sarebbero personaggi facoltosi, diversi professionisti, forse alcuni nomi noti che finora non sono emersi. E gli accertamenti sulla vicenda non sono ancora conclusi. Floriani è stato sentito nei giorni scorsi dai pm. Accusato di prostituzione minorile, è andato di propria iniziativa dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, coadiuvata dal sostituto Cristiana Macchiusi. Avrebbe cercato di chiarire la propria posizione, ma senza convincere gli inquirenti, secondo quanto filtra da fonti giudiziarie.
Nei giorni scorsi dalla procura si era parlato di "dati incontrovertibili" a carico di Floriani: il manager avrebbe avuto diversi incontri nella casa del quartiere 'bene' dei Parioli con la più grande delle due minorenni, 15/enne all'epoca dei fatti, lo scorso anno. "A che ora ci vediamo domani?" disse al telefono alla ragazzina, secondo un'intercettazione inserita nell'ordinanza d'arresto di Mirko Ieni, l'organizzatore del giro di prostituzione minorile. L'utenza telefonica di Floriani sarebbe quella che compare più frequentemente nei contatti con le due adolescenti. L'indagine ieri ha portato a un nuovo provvedimento d'arresto nei confronti di Ieni, già ai domiciliari. Si è scoperto che in un altro appartamento in zona Vescovio l'uomo sfruttava anche due ragazze maggiorenni, di 19 anni.
E filmava alcuni rapporti sessuali con clienti a loro insaputa, forse con l'intenzione di ricattarli. Potrebbe essere un nuovo filone d'inchiesta. Intanto tiene banco la polemica sul coinvolgimento suo malgrado della senatrice di Forza Italia Alessandra Mussolini, moglie di Floriani, che secondo 'il Messaggero' si sarebbe detta "distrutta" dalla vicenda. In giornata tanti gli attestati di solidarietà per lei: da Fabrizio Cicchitto a Renato Schifani e Maurizio Sacconi per l'Ncd, dalla senatrice Simona Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico al segretario del Psi, Riccardo Nencini, al leader dei Moderati Giacomo Portas, eletto alla Camera nelle liste del Pd. "E' davvero indecente il trattamento che riceve Alessandra Mussolini per quello che è attribuito al marito - così il leader della Destra Francesco Storace -. I giornali la lascino in pace". E' intervenuto anche l'ufficio del Garante della Privacy.
"Da alcuni giorni media e testate on line, nel riportare notizie riguardanti la vicenda di prostituzione minorile a Roma e le persone coinvolte si soffermano con particolare insistenza sul caso del dott. Mauro Floriani - scrive il Garante - ripetutamente menzionato unitamente alla moglie, nota parlamentare, e ai figli, alcuni dei quali minori, talvolta identificati con i nomi propri. Nel ribadire il legittimo esercizio del diritto-dovere del giornalista di informare su casi di interesse pubblico - prosegue -, richiama tutti i media al più rigoroso rispetto dei principi stabiliti dal Codice deontologico dei giornalisti, evitando di ledere la riservatezza e la dignità dei familiari dell'indagato, specie se minori". E su una pagina Facebook di sostenitori della Mussolini è stato lanciato lo slogan 'Forza Alessandra!' per contrastare le critiche sul web.