Domizzi e Di Natale parlano con ultras <b>Video</B>
Reja, mi sono 'vendicato' in casa mia
19 gennaio, 20:29I fischi dagli spalti sono cominciati a piovere all'indirizzo dell'Udinese al termine dell'incredibile sconfitta con la Lazio.La delusione dei tifosi per un'annata difficile si è tradotta al termine in una piccola contestazione all'esterno dello stadio, con un gruppetto di ultras della curva Nord che si è riunito all'esterno dell'uscita riservata ai calciatori per chiedere più impegno e determinazione. A parlare con loro si sono fermati i due pilastri della squadra bianconera, Domizzi e Di Natale.
Reja, mi sono 'vendicato' in casa mia - "Era ora che la Lazio vincesse in trasferta. E' arrivata la vittoria a casa mia. Abbiamo perso la Champions per due anni di fila, mi sono vendicato anche se sapete che ho una simpatia per l'Udinese. Qui ho i miei affetti". Il tecnico friulano della Lazio, Edy Reja, è consapevole che la vittoria nel lunch match abbia "rilanciato un po'" la sua squadra, che ora può cominciare a guardare verso la parte alta della classifica. "Sono arrivato - ha detto ai giornalisti - e guardavo dietro. Se recupero tutti quanti è una squadra che ha dei valori importanti. Se lavoriamo al massimo ci toglieremo delle soddisfazioni. Ma adesso arrivano gare particolarmente difficili". A cominciare dalla Juve la prossima settimana, ma Reja sarà condizionato nelle scelte dalle squalifiche e dagli infortuni. Marchetti "si è sentito male questa mattina ma non è nulla di grave", Ederson "ha uno stiramento". Intanto però la Lazio ha recuperato un giocatore come Hernanes, il cui ingresso ha cambiato il volto della partita: "In settimana mi dava l'impressione che fosse un po' spento. Bisogna fargli i complimenti, è questo il vero Hernanes. Ha fatto un gol fantastico. E' un giocatore fondamentale per la Lazio, anche per la carica che ha dato ai giocatori prima della gara, quando ha saputo che non era nell'undici iniziale. Sono andato a fargli i complimenti". Dalla gara di oggi Reja esce con due certezze, lo spirito della squadra, "quello che cercavo. Sono stati bravi a livello caratteriale, con la voglia di riprendere il risultato", e il modulo 3-4-3 iniziale, con cui "abbiamo commesso degli errori" ma su cui è intenzionato a lavorare "perché giocando con questo sistema potremo fare bene". A rimanere senza parole è invece l'avversario, Francesco Guidolin, costretto a commentare una "sconfitta incredibile": "Non so cosa dire. Sembrava che ci fossero tutte le condizioni per fare bene. Dopo il secondo gol ho pensato che questa gara non ci sfuggiva più. Purtroppo è successo non solo che non l'abbiamo vinta, ma anche che l'abbiamo persa. Probabilmente sta succedendo qualcosa che è figlio di questo momento. Ma giochiamo a calcio, non andiamo in guerra. Dobbiamo essere più sereni e tranquilli. L'umore in spogliatoio è quello di un gruppo di ragazzi con il morale sotto i tacchi. Dobbiamo cercare la mentalità giusta - ha concluso - per uscire da questo brutto momento".