Maldamore tra Lei, 47 Ronin e Mr.Peabody
Tante uscite Need for speed, Fruitvale e il polacco Ida
15 marzo, 16:52di Giorgio Gosetti
Non c'è dubbio che il film-rivelazione del Festival di Roma (LEI di Spike Jonze) e quello del Sundance (FRUITVALE dell'esordiente Ryan Coogler) dominano il panorama di un weekend cinematografico colonizzato dal prodotto americano.
- 47 RONIN di Carl Rinsch con Keanu Reeves, Hiroyuki Sanada, Kou Shibasaki, Tadanobu Asano, Rinko Kikuchi. Due samurai senza più padrone cercano l'onore perduto sulle tracce dell'uomo che a tradimento uccise il loro signore e adesso ne ha ereditato il potere e i feudi. combattenti senza patria e senza legittimità, i Ronin sono figure ricorrenti nella tradizione nipponica che questa volta rivivono (per l'ennesima volta) in una versione molto spettacolare cucinata in salsa nippo-cinese con l'inserto di un attore americano come Keanu Reeves che tra Hong Kong e Pechino cerca oggi un difficile rilancio divistico. Meglio di lui se la cava uno dei più grandi attori giapponesi della nuova generazione, Tadanobu Asano, che si ricorderà nei panni di Gengis Khan nel film "Mongol" di Sergej Bodrov.
- LEI di Spike Jonze con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Olivia Wilde, Micaela Ramazzotti, Rooney Mara, Amy Adams, Chris Pratt, Sam Jaeger, Portia Doubleday, Matt Letscher, Samantha Morton. E' solo una voce (quella sensualissima di Scarlett Johansson nell'originale, quella rauca e suggestiva della Ramazzotti nel doppiaggio italiano), ma è in grado di dettare la vita del suo "padrone" Joaquin Phoenix. La voce di lei appartiene infatti a un computer, ma a quello strumento il protagonista si è affidato totalmente, salvo scoprire che qualche inatteso imprevisti si nasconde anche nei circuiti stampati di un calcolatore fin troppo intelligente. La favola moderna narrata da Spike Jonze è davvero convincente e seducente.
- PROSSIMA FERMATA: FRUITVALE STATION di Ryan Coogler con Michael B. Jordan, Melonie Diaz, Kevin Durand, Chad Michael Murray, Ahna O'Reilly, Octavia Spencer. Un colpo di pistola, tanto inatteso quanto immotivato chiude in un istante la vita terrena di un ragazzo di colore come tanti nella periferia americana di oggi. Resta il dolore di un padre, una domanda senza risposta sulle assurdità della giustizia, una fotografia cruda e sincera di una società ammalata di apparenze e di pregiudizi. Tratto da un episodio vero, interpretato, scritto e diretto da due coetanei giovanissimi (27 anni) che fanno a gara di bravura dai due lati della cinepresa, il film promette già di diventare un piccolo classico del nuovo cinema americano.
- MALDAMORE di Angelo Longoni con Ambra Angiolini, Luisa Ranieri, Alessio Boni, Luca Zingaretti, Claudia Gerini, Eugenio Franceschini, Miriam Dalmazio, Eleonora Ivone, Ettore Bassi, Adolfo Margiotta. Consueta "ronde" di mariti infedeli, mogli tradite, equivoci romantici e maschi spasimanti nella nuova variazione sul tema che Angelo Longoni (nato sulle assi del teatro, da tempo convertito al buon artigianato cine-televisivo) offre con un pizzico di nostalgia al cinema ad episodi della commedia all'italiana. Qui Zingaretti fa lo sciupafemmine dal sorriso candido, Ambra Angiolini e Luisa Ranieri fanno coppia come maschere da commedia dell'arte e Alessio Boni si rilancia nel ruolo dell'ex giovane romantico.
- SUPERCONDRIACO di e con Dany Boom e con Kad Merad, Alice Pol, Jean-Yves Berteloot, Judith El Zein, Marthe Villalonga, Valérie Bonneton, Bruno Lochet. La caccia inesausta alla donna della vita da parte del dottor Dimitri (Kad Merad). Peccato che il bravo medico non agisca per se stesso, ma per il suo paziente preferito, Romain, affetto da ipocondria grave e "adottato" con incauta generosità da Dimitri. Il quale le prova tutte per vincere le idiosincrasie del malato immaginario e finalmente crede di aver individuato la sua anima gemella.
- NEED FOR SPEED di Scott Waugh con Aaron Paul, Dominic Cooper, Imogen Poots, Rami Malek, Michael Keaton, Dakota Johnson, Ramon Rodriguez, Kid Cudi, E. Roger Mitchell, Han Soto, Harrison Gilbertson, Antoni Corone. Il demone della vendetta abita la mente di Tobey Marshall, meccanico provetto e asso del volante nelle corse clandestine, da quando è finito dietro le sbarre per un crimine non commesso. Tobey non vuole il riscatto morale, ma la pelle di chi lo ha incastrato condannandolo a due anni d'inferno in prigione. Ma è in pista che scoccherà l'ora fatale. Dopo "Driver" e "Rush" un nuovo film ambientato tra motori rombanti, corse più o meno legali, col nuovo divo Aaron Paul e alcuni "ritorni" eccellenti tra cui spicca un irriconoscibile Michael Keaton.
- IDA di Pawel Pawlikowski con Agata Trzebuchowska, Agata Kulesza, Joanna Kulig, Dawid Ogrodnik, Adam Szyszkowski, Jerzy Trela. Solidarietà femminile, peso della storia e dell'orrore, confronto tra fedi religiose diverse intessono la trama di questa poderosa storia al femminile che sembra un concentrato del meglio e del peggio del cinema polacco tra Zanussi e Wajda. Anna è una giovane donna nella Varsavia degli anni '60 che sta per entrare in convento quando scopre di avere una zia ancora vivente e la va a trovare come suo ultimo gesto nella vita laica. In quell'occasione scopre però di essere ebrea, che il suo vero nome è Ida e che solo grazie all'adozione da parte dei cattolici scampò, bambina, al lager nazista. Oggi però il suo dramma è rivolto al futuro: quale credo religioso abbracciare, a che vita destinarsi?
- MR. PEABODY & SHERMAN di Rob Minkoff. Strana coppia disegnata da grafici della Dreamworks e vitalizzata dallo specialista Rob Minkoff: Peabody è un genio ma è un cane; Sherman è un ragazzo che l'animale ha adottato, ma senza di lui la saggezza di Peabody potrebbe ben poco, specie quando questi si scoprirà trepido padre in attesa di progenie. Per i più piccoli, ma con alcune trovate che i genitori e i cinefili sapranno apprezzare.