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I potenti che ha incontrato, i doni che ha ricevuto

03 maggio, 12:38
Con Arafat
Con Arafat
I potenti che ha incontrato, i doni che ha ricevuto

CITTA' DEL VATICANO - Re, presidenti e primi ministri: decine di capi di Stato hanno partecipato alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Nei suoi quasi 27 anni di pontificato, in oltre 1.400 udienze e incontri con personalita' politiche di tutto il mondo si sono visti tutti i potenti della Terra. Che hanno affrontato con lui i temi piu' o meno delicati. Ma, secondo tradizione, hanno anche portato doni al Papa. Per lo piu' oggetti di significato religioso, ma anche tanti libri, di solito legati alle tradizioni del Paese, o altre cose. Anche strane, per un Papa: dai cesti di frutta alle aquile (di pietra), dalle antiche miniature alle scatolette di plexiglas, dai pugnali intarsiati a un servizio arabo da caffe', da un arazzo raffigurante persone in canoa a un papiro dipinto. Tra le tante udienze, ci sono state 712 visite di capi di Stato e 228 di primi ministri.

L'elenco comprende praticamente tutti i capi di Stato o di governo dell'epoca, alcuni piu' volte, come Elisabetta d'Inghilterra (1980 e 2000), Arafat (10 volte, a partire dal 1982) e Gorbaciov (varie volte dal 1990). Si va poi da Castro (1996) all'imperatore del Giappone Akihito (1993), da Rabin (1994) a re Juan Carlos (1983), da Kohl (1998) a Beatrice d'Olanda (1985), da Mandela (1995) a Mitterrand (1982), da Ieltsin (1991) all'iracheno Aziz (1987); dal brasiliano Tancredo Neves (1985) all'iraniano Mussavi (1989); dall'argentino Alfonsin (1987) all'indonesiano Suharto (1989), dal pakistano Zia Ul-Jaq a Mubarak (1982), al mongolo Natsagiin Bagabandi (2000), dal re del Nepal Birendra Bir Birkan (1983) a quelli del Marocco, Hassan (1985) e di Svezia, Carlo Gustavo (1989). Ha ricevuto anche cinque presidenti Usa: Jimmy Carter (20 giugno 1980), Ronald Reagan (7 giugno 1982), George Bush sr. (27 maggio 1989), Bill Clinton (2 giugno 1994) e George Bush jr. (23 luglio 2001 e 4 giugno 2004), alcuni piu' di una volta, e tutti i presidenti della Repubblica italiana: Sandro Pertini (1978), Francesco Cossiga (1985), Luigi Scalfaro (1992) e Carlo Azeglio Ciampi (per l'ultima volta nel gennaio 2005). Tra tanti, ha ricevuto anche personaggi discussi, come Marcos (1981), Mobutu (1982), Galtieri (1982), Pinochet (1987), Waldheim (1987). Le poche eccezioni di Paesi i cui leader non hanno incontrato Giovanni Paolo II sono rappresentate in primo luogo dalla Cina, che non ha rapporti ufficiali col Vaticano.

Ci sono poi gli ultimi regimi comunisti, come il Vietnam, il Laos e la Corea del Nord, alcuni Paesi a maggioranza islamica, come il Niger, la Mauritania e l'Afghanistan e pochissimi altri. Spesso i doni per il Papa sono stati di significato religioso, a volte legato alle tradizioni del Paese di chi lo portava. Il presidente greco Costantino Karamanlis (7 aprile 1982) gli regalo' un'icona di scuola cretese del '600 raffigurante la Madonna col bambino; Bettino Craxi (1 dicembre 1983) due piccole acquasantiere del '700 veneziano; il presidente dell'allora Repubblica democratica tedesca Erick Honecker (24 aprile 1985) una ceramica di Meissen del '700 raffigurante una Madonna col bambino trionfante sul male; Sandro Pertini (21 maggio 1984) un ostensorio barocco in oro, argento e pietre preziose, con una statuetta di san Michele arcangelo; la presidente filippina Cory Aquino (18 giugno 1988) un calice e una patena di madreperla, in un astuccio dello stesso materiale; Ciriaco De Mita (19 novembre 1988) due dipinti della scuola del Dolci raffiguranti la 'Madonna del dito' e Cristo con la corona di spine; il presidente argentino Carlos Menem (19 ottobre 1990) un'acquasantiera d'argento dell''800; Boris Ieltsin (20 dicembre 1991) un'icona di San Nicola ed un uovo di Pasqua di legno decorato; Oscar Luigi Scalfaro (27 novembre 1992) una rara edizione ottocentesca del Bodoni, con il 'Padre nostro' in 105 lingue; Giuliano Amato (21 gennaio 1993) una statuetta di bronzo dorato raffigurante Cristo risorto; Fidel Castro (23 gennaio 1998) una medaglia raffigurante padre Felix Varela, sacerdote dell''800 che si batte' per la liberta' di Cuba; Massimo D'Alema (8 gennaio 1999) una pisside cesellata della fine del '700 francese; il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika (15 novembre 1999) una statua in pietra raffigurante sant'Agostino bambino, una Madonna algerina in ceramica e alcuni preziosi manoscritti cristiani in arabo; Silvio Berlusconi (3 luglio 2001) un'icona russa del '700; Jose' Maria Aznar (23 gennaio 2004) un'anastatica delle opere di santa Teresa d'Avila. Doni simbolici anche da parte di chi non proveniva da Paesi cristiani, come l'israeliano Ytzhak Rabin che il 17 marzo 1984 gli offri' una piccola anfora dell'eta' del bronzo; o il suo compatriota Shimon Peres che il 19 febbraio 1985 porto' nove lampade ad olio di terracotta del tempo di Cristo, tratte da scavi in Israele.

Re Hussein gli dono' un prezioso servizio da caffe' in argento e porcellana, con lo stemma reale d'oro sulla caffettiera, dicendogli: ''e' una cosa tradizionale...''. Ci sono stati poi oggetti artistici, come il fermacarte che in un mosaico di stile impero rappresentava una coppa e due colombe, portato da Ciampi il 24 giugno 1993, o la collezione di cinquanta riproduzioni di stampe del Canaletto dalla biblioteca privata del castello di Windsor, dono della regina Elisabetta, il 17 ottobre 2000; o il cofanetto d'argento con gli stemmi dei rioni di Roma di Romano Prodi il 4 luglio 1996. Una curiosita' storica fu invece il dono di Francois Mitterrand che il 27 febbraio 1982 porto' una copia dei 18 sigilli di cardinali, apposti a una lettera inviata a san Luigi IX per il Concilio di Lione del 1270. Il dono piu' strano resta quello di Nancy Reagan, moglie del presidente Usa: il 'Nancy Reagan Box', una scatola di plexiglas contenente l'immagine della Casa Bianca, con la 'first lady' e la sua firma. ''Se ci fosse stato ancora il card. Tardini (romano, pro-segretario di Stato con Pio XII e segretario di Stato con Papa Giovanni, n.d.r.) - commento' un gentiluomo sottovoce - avrebbe mandato un usciere in piazza a comprare un San Pietro con la neve''.

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