Tornatore e la storia del cinema coi baci
Il regista a Modena ha presentato il suo libro di fotografie 'Il collezionista di baci'.
17 marzo, 20:35MODENA, 15 MAR - "Attraverso il bacio cinematografico si può ricostruire la storia stessa del cinema". Parola di Giuseppe Tornatore, che al Forum Monzani di Modena ha presentato il suo libro di fotografie 'Il collezionista di baci' (Mondadori).
"E' un omaggio al cinema e all'arte, ricordandoci film che fanno parte della storia di tutti", ha detto il regista siciliano, premio Oscar nel 1990 con 'Nuovo Cinema Paradiso'. Il volume vive di un legame particolare con la pellicola che gli valse la statuetta, basandosi sulla collezione di locandine di Filippo Lo Medico, ora 90enne, ex gestore delle sale cinematografiche di Bagheria, paese natale di Tornatore che a nove anni scoprì il fascino del cinema vivendo le 'magie' della sala di proiezione del suo paese. E proprio come in 'Nuovo Cinema Paradiso', dove nel finale avviene la rivelazione di tutte le scene di baci tagliate per censura da Don Adelfio, nel libro di Tornatore si può leggere in immagini anche un'evoluzione della morale.
E 'Il collezionista di baci', secondo lo stesso regista, può essere considerato quasi "un'appendice su carta di 'Nuovo Cinema Paradiso'". Tornatore è tornato proprio sulle scene finali del suo film del 1990 ricordando anche l'impossibilità di includere nella propria opera scene epiche di altri film. "Per il bacio tra Orson Welles e Rita Hayworth in 'La Signora di Shanghai' ci fu chiesto un milione di dollari, praticamente un terzo del budget del nostro film", ricorda. Tornatore, dopo la tetralogia dedicata alla regione di nascita, ha confessato alla platea di aver "concluso la serie di film che parlano della Sicilia". E si è detto "molto felice" dell'Oscar vinto quest'anno da Paolo Sorrentino. Per lui, il cinema resta "il mondo dove tutto è possibile. Il cinema esiste grazie all'inganno dell'occhio che percepisce il movimento da una sequenza di immagini. Ecco perché nel linguaggio cinematografico credo che sia centrale il meravigliarsi e il lasciarsi ingannare".