Oscar, 'La grande bellezza' miglior film straniero
12 anni schiavo miglior film
06 marzo, 16:09Correlati
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di Alessandra Magliaro
Orgoglio Italia per Paolo Sorrentino, che stringe l'Oscar per il miglior film straniero con La Grande Bellezza, ben 15 anni dopo La vita è bella di Roberto Benigni. Roma, che è protagonista del film in ogni scena - Cafonal dentro, ma talmente bella, nuda, monumentale, che te la immagini pulita e persino silenziosa tra il lungotevere e il Gianicolo, il Colosseo e dunque il cinema è ancora una volta sogno - lo aspetta per festeggiare. Il Campidoglio prepara l'accoglienza per i prossimi giorni se come sembra Sorrentino rientrerà da Los Angeles mercoledì o giovedì. Il premio euforizza tutti, come dopo una partita vinta ai mondiali: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la definisce ''una splendida vittoria per l'Italia'' e da appassionato di cinema sottolinea che ''si e' giustamente colto nel film di Sorrentino il senso della grande tradizione del cinema italiano e insieme una nuova capacita' di rappresentazione creativa della realta' del costume del nostro tempo''.
E al telefono con il regista dice ''ci vediamo al ritorno'', lasciando immaginare che al Quirinale con La grande bellezza si scatti una foto di gruppo. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi parla di ''orgoglio italiano'' e durante la notte ha chiamato dall'altra parte dell'oceano per congratularsi con il regista, "è un segnale importante perché non abbiamo paura di allargare le nostre ambizioni". Più o meno alla stessa ora Sorrentino ha ricevuto una chiamata dal ministro della cultura Dario Franceschini, ''se l'Italia crede in se stessa, ha fiducia nei propri mezzi investe in quello straordinari matrimonio di creatività, di intelligenza, di bellezza, arte, storia e cultura, può vincere tutte le sfide che ha davanti''.
Sorrentino simbolo dell'Italia che vince, fa gridare al rilancio del cinema italiano tutto il mondo dello spettacolo. Lo stesso regista dal palco del Dolby Theatre stanotte se lo è augurato: "spero che questo film e questa vittoria siano una porta aperta affinché il cinema italiano diventi più cinema per il mercato internazionale''. Il presidente dei produttori Anica Riccardo Tozzi ne è convinto: ''è la punta di diamante e l'eccellenza di un lavoro che tutto il cinema italiano ha portato avanti in questi anni, conquistando stabilmente una quota di mercato sala di oltre il 25% e diventando una delle cinematografie più presenti e più premiate ai Festival internazionali''. Dati che anche l'Eurispes sottolinea: 145 film italiani in sala nel 2013, in aumento rispetto ai 112 del 2012, un cinema fatto di piccole e piccolissime produzioni, low e medio budget e con incassi e presenze in sala in lieve crescita. E tanti registi fanno festa con lui: Giovanni Veronesi, Gabriele Muccino, Paolo Virzì, Alessandro Gassman e tanti altri. E mentre Le Monde mette a confronto la vittoria di Sorrentino con il ventilato default della città, Carlo Verdone pur con le parole del cittadino amorevole è sulla stessa lunghezza d'onda ''dobbiamo volere più bene a questa citta e a tutta l'Italia''e riuscire ''a disseppellire questa grande bellezza umiliata dalla sciatteria''.
L'Oscar ha il potere di una scossa di adrenalina anche per il mondo del turismo alle prese con la crisi e così mentre si raccolgono voci di una App del Comune di Roma per attirare gli stranieri nei luoghi del film, il presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iori sottolinea l'importanza del turismo cinematografico: ''ogni anno solo in Italia sono circa dieci milioni i turisti che decidono di visitare alcune città sulla scia delle suggestioni generate dalle produzioni cinematografiche. E' fondamentale capitalizzare il valore del cineturismo per promuovere il territorio e per destagionalizzare i flussi".