Straniere in italia, tutti i numeri
Le ragazze tra i 18 e i 26 anni che possono partecipare a Miss Italia straniera sono 314 mila
13 giugno, 20:41ROMA - Per la prima volta nella sua storia, il titolo di Miss Italia sarà assegnato anche alle ragazze straniere che vivono nel nostro Paese e si chiamerà Miss Italia nel Mondo Edizione Speciale.
Secondo stime (come riportato dal dossier statistico sulle immigrazioni della Caritas e della Fondazione “Migrantes”), circa cinque milioni di persone straniere abitano in mezzo a noi, anzi hanno proprio qui la loro residenza. Parlano la nostra lingua e spesso i nostri dialetti, sono contribuenti, mandano i loro figli nelle nostre scuole, che sono anche le loro, tra i nostri ragazzi. E, quindi, hanno l’istruzione e la cultura del Paese che li ospita, lavorano nelle fabbriche e negli uffici. Insomma, fanno tutto o quasi come noi.
Patrizia Mirigliani, di fronte ad un fenomeno planetario senza precedenti nella storia, come quello delle migrazioni di nuova generazione (il numero di migranti viene censito in 214 milioni in tutto il mondo) ritiene che sia giunto il momento di rendere omaggio a questi cittadini, i quali esercitano un ruolo rilevante nel supplire alle carenze strutturali a livello demografico e occupazionale. La patron della bellezza dedica alle figlie di questi cittadini un riconoscimento storico e prezioso, il titolo di Miss Italia, aperto a coloro che sono arrivate da noi da tutti i continenti, sospendendo per una volta il concorso riservato dal 1991 alle candidate di origine italiana residenti all’estero.
Le candidate tra i 18 e i 26 anni che possono partecipare a questa nuova manifestazione sono 314 mila. “Ho deciso - spiega Patrizia Mirigliani - di far vivere a queste ragazze il fascino, la curiosità di Miss Italia e di assegnare a una di loro un titolo che rispecchia la linea seguita in passato da mio padre Enzo nell’ambito del Concorso, cogliendo i cambiamenti e le trasformazioni che la storia ci offre. Quello delle migrazioni, come è stato scritto, è un salto di civiltà che ci ha trasportati in un universo senza frontiere e senza distanze. E noi, che rappresentiamo una parte importante del mondo femminile - che ha un ruolo di primo piano anche nel fenomeno della migrazione ed è un elemento di integrazione decisivo - avvertiamo l’esigenza di adeguarci a questi tempi”.
Come riferisce una recente pubblicazione dell’Organizzazione internazionale per le Migrazioni, nel nostro Paese, nel 1861, anno dell’Unità, su 22.182.000 di residenti, gli stranieri erano 89.000 (uno ogni 250, cioè lo 0,4%).
Nel 1951, anno del primo censimento del Dopoguerra, su 47.516.000 residenti, gli stranieri erano 130.000 e superarono l’incidenza dell’ 1% soltanto nel 1991 (625.000 su 56.778.000).
Da allora in Italia è cominciata la grande immigrazione che ha superato un milione di unità (1.334.889) nel 2001.
Nell’ultimo anno, l’aumento del loro numero, nonostante la crisi, è stato di 335.258 unità; vi sono stati inoltre 66 mila casi di acquisizione della nostra cittadinanza.
La loro ripartizione territoriale è la seguente:
Nord Ovest 35,00%;
Nord Est 26,3%,
Centro 25,2%,
Sud e Isole 13,5%.
Le ragazze straniere residenti in Italia di età tra i 18 e i 26 anni (l’età per partecipare a Miss Italia e, quindi, a questo nuovo titolo) sono 314.453 così suddivise:
18 anni: 20.257
19 anni: 21.986
20 anni: 26.042
21 anni: 30.334
22 anni: 35.094
23 anni: 40.309
24 anni: 43.479
25 anni: 46.606
26 anni: 50.346
Sempre relativamente alle ragazze di età tra i 18 e i 26 anni, ecco la suddivisione regione per regione:
Piemonte 29.546
Valle d’Aosta 684
Lombardia 68.285
Trentino Alto Adige 6.179
Veneto 36.253
Friuli Venezia Giulia 7.339
Liguria 8.930
Emilia Romagna 34.832
Toscana 25.712
Umbria 7.547
Marche 10.773
Lazio 33.317
Abruzzo 6.200
Molise 735
Campania 10.262
Puglia 7.259
Basilicata 1.226
Calabria 6.021
Sicilia 10.842
Sardegna 2.511
TOTALE 314.453
Sono 4.208.977 invece gli italiani residenti all’estero e iscritti all’apposita anagrafe (AIRE). Citiamo questo dato per mettere in evidenza ciò che viene spesso ricordato: l’Italia da qualche tempo è (anche) meta di immigrazione, ma non ha mai smesso di essere un Paese da cui si è partiti - alla ricerca di impieghi o esistenze più soddisfacenti - soprattutto alla volta dell’Europa e delle Americhe. Ancora oggi lasciano il nostro Paese circa 50 mila persone ogni anno. Il volto dell’Italia del prossimo futuro è già visibile nelle regioni dove l’incidenza degli immigrati ha raggiunto il 10% (Emilia Romagna, Umbria, Lombardia, Veneto) o si aggira sul 9% (Trentino Alto Adige, Toscana, Marche e Lazio): a metà secolo, gli stranieri potranno essere 12,4 milioni con una incidenza del 18% sui residenti e, successivamente, più numerosi.