'La donna che amò Jules e Jim'
Marie Francoise Peteuil - Helen Hessel
14 febbraio, 18:00di Mauretta Capuano
La donna che fece nascere il mito dell'amore a tre, la Catherine (Kathe) del famoso film del giovane Francois Truffaut, Jules e Jim, non si è davvero risparmiata in amori e passioni per tutti i suoi 96 anni. L'audacia della sua lunga vita, finita nel 1982, si fa scoprire nell'inedita biografia 'La donna che amò Jules e Jim' che Marie-Francoise Peteuil ha dedicato a Helen Grund Hessel.
E' lei - l'affascinate e biondissima tedesca dagli occhi blu, la madre di Stephane Hessel, l'autore del fortunato pamphlet Indignatevi! morto nel febbraio 2013 - la vera protagonista del romanzo di Henri-Pierre Roche che ispirò l'omonimo film di Truffaut con Jeanne Moureau. Per due volte sposata e divorziata con lo scrittore tedesco Franz Hessel (Jules) e innamorata alla follia dell'amico d'infanzia del marito Henri-Pierre Rochè (Jim), la Hessel a oltre 63 anni ha tradotto la Lolita di Nabokov e a 80 anni ha vissuto un nuovo giovane amore.
"Diventano rapidamente amanti, con il tacito consenso di Franz. Per Helen è una vera rivelazione sensuale. Helen si innamora profondamente, totalmente, senza ritegno" racconta la Peteuil di questa figura sicuramente anticipatrice di una libertà impensabile alla sua epoca. E' sempre Helen a scrivere, nel 1961, prima che esca il film, a Truffaut, mentre tace quando nel 1953 esce il libro di Pierre Roche, che morirà tre anni dopo, e che racconta i loro tredici anni di passione tumultuosa, con molti passaggi direttamente ispirati al diario di Helen, quel Journal che uscirà nel 1992. "Non c'è niente di strano che io sappia chi siete.
Più curioso è il fatto che anche voi mi conosciate senza saperlo. Per procura per così dire. Io sono a 75 anni ciò che resta di 'Kathe', l'eroina temibile di Pierre Roche in Jules e Jim. Voi immaginerete la curiosità con cui attendo di vedere il vostro film sugli schermi" scrive Helen, unica ancora in vita del famoso trio, a Truffaut che non la incontrò mai e non rivelò mai la sua identità mentre era in vita. E a chi le chiedeva se fosse veramente lei la protagonista della storia diceva, mostrando il suo piacere di essere sempre al centro della scena: "Sì, ero quella ragazza che salta nella Senna per dispetto, che manca l'appuntamento, che sposa il suo caro Jules così generoso e che ha conosciuto l'estasi e le rovine di un amore travolgente e infinito" racconta Marie Francoise Peteuil, che coniuga l'insegnamento della matematica con la passione per la letteratura, citando nel libro una lettera a W.A.Strauss.
Pittrice e giornalista nella Germania hitleriana, vicina alle avanguardie artistiche e amica di Marcel Duchamp, Man Ray, Picabia, Rainer Maria Rilke, Thomas Mann e Aldous Huxley, la donna che veramente amò Jules e Jim ha partecipato anche alla resistenza aiutando il figlio Stephane che la Peteuil ringrazia "molto calorosamente" nel libro per il suo aiuto. Uscito in Francia nel 2011, 'La donna che amò Jules e Jim' arriva ora nelle librerie italiane per Baldini e Castoldi, nella traduzione di Ileana Zagaglia, e rimane un insuperabile inno all'amore libero e anticonformista come il film di Truffaut. Anche se dietro le quinte che ci permette di esplorare la vera storia di Helen Hessel, "sconvolgente, dominatrice, rompiscatole", ci sono risvolti dolorosi, grandi sofferenze, affinità con il suicidio, aborti e drammi, ma anche la forza di non arrendersi, mai. Helen "era forte, di una forza stupefacente e temibile" ed è stata davvero, come dice l'autrice del libro, una "delle più singolari seduttrici" del suo secolo. (ANSA).