Fanfara dei Bersaglieri 'in marcia' a Tokyo
21 novembre, 17:17
Alla fine anche gli impassibili ufficiali giapponesi e gli addetti militari delle ambasciate presenti si sono lasciati andare e hanno tributato un lungo e caloroso applauso: la Fanfara dei Bersaglieri 'in marcia' a Tokyo ha emozionato. E non poteva essere diversamente, visto l'entusiasmo degli 'ottoni' messi in campo per la Festa delle Forze armate che nella capitale nipponica è stata celebrata all'Istituto italiano di cultura con ritardo rispetto al quattro novembre, ma con l'inedita sorpresa della Fanfara dei Bersaglieri in congedo di Viterbo.
Cappello piumato di ordinanza, sette trombe, due bassi, quattro flicorni baritono e due tenori: quindici componenti in tutto (per suonare pezzi popolari nell'auditorium di diverse centinaia di persone, tutto esaurito: dalla 'marcia dei Bersaglieri' (il cosiddetto 'Flik Flok') fino agli inni nazionali (il Kimigayo giapponese e l'Inno di Mameli), da 'il Reggimento di papà' a 'il carnevale di Venezia', da 'bersagliere romano' fino a 'o' surdato 'nnammurato' e a 'o' sole mio'.
L'ambasciatore d'Italia Domenico Giorgi ha espresso piena riconoscenza, nei saluti di apertura, al prezioso contributo e alla dedizione delle "nostre missioni" all'estero, a volte attive in condizioni difficili. Il generale Domenico Pace, addetto militare a Tokyo e promotore dell'iniziativa, ha da parte sua sottolineato il ruolo del corpo dei bersaglieri nella storia e nel processo dell'Unità d'Italia. "Abbiamo suonato in Germania e Francia, ma mai ci eravamo spinti così lontano come in Giappone. C'era tanto entusiasmo per la missione al punto che molti di noi, che non avevano mai preso prima un aereo, hanno 'sfidato' un volo intercontinentale", ha raccontato Luigi Roselli, presidente della Fanfara. Una vera festa conclusasi, come prevedibile, con foto ricordo a ripetizione, naturalmente con tanto di cappello piumato in testa.
