Percorso:ANSA.it > Videostory Primopiano > News

Al Bano: 'Con Wojtyla ritrovai fede dopo perdita Ylenia'

Al Bano: 'Wojtyla santo subito' 02 maggio, 12:07

di Giorgiana Cristalli

ROMA - Lo sguardo di Giovanni Paolo II lo riavvicinò alla fede dopo un momento di profonda crisi seguito alla scomparsa della figlia Ylenia, oggi la beatificazione di quell'uomo "santo" è un giorno di grande gioia: così Al Bano racconta ad Ansa.it il suo rapporto con Wojtyla.

"Ho seguito la cerimonia dall'albergo in cui mi trovo a Roma, non distante da San Pietro - spiega il cantante di Cellino San Marco - ho visto in tv la piazza gremita mentre sentivo volare gli elicotteri". Quello che lo ha impressionato più di tutto sono state le immagini della veglia di ieri a Circo Massimo: "Quella fiumana di cristiani in preghiera è la vittoria del cristianesimo sul paganesimo, proprio in un luogo in cui vennero fatti fuori molti cristiani".

Karol Wojtyla "é un uomo che continua a fare miracoli", oggi beato ma, per il cantante, "santo, santo subito".

Per il Pontefice polacco Al Bano ricorda di aver cantato almeno sette volte. Nel cuore gli è rimasta "la grande umanità che emanava". Il primo incontro, ricorda, risale al '95: ''Eravamo nella sua cappella privata, il Papa aveva fatto una messa speciale per noi. Era il periodo in cui mia figlia (Ylenia ndr) non c'era più. Stavo attraversando un periodo duro e la sua presenza mi riavvicinò piacevolmente alla religione. Giovanni Paolo II è stato il collante tra me, uomo di fede a disagio con la fede stessa, e una fede ritrovata, anche grazie a lui". Lo sguardo di Wojtyla era speciale, ricorda Al Bano: "Mi piaceva perché con l' occhio sinistro ti guardava come se ti stesse facendo un' endoscopia dell'anima mentre con l'altro occhio ti accarezzava ogni poro della pelle". Difficile da dimenticare anche il suo sorriso "che mi diceva benvenuto, bentornato".

Dopo quell'incontro "sconvolgente", ce ne sono stati altri tra cui "uno in Brasile, uno a San Giovanni, un altro anche con don Luigi Verzé, ancora nella sua cappella privata". Ogni volta, ricorda, una sensazione di familiarità, "sembrava che ci conoscessimo", dice.

Devoto di Giovanni Paolo II, ma anche di Padre Pio, da cui ricevette i sacramenti della confessione e della cresima a San Giovanni Rotondo, il cantante pugliese crede che la fede sia molto viva nella gente. "La forza del cristianesimo è che non fa rumore, è silenzioso, fatto di preghiera e meditazione. Una grande lezione. Bisognerebbe far esplodere - conclude Al Bano - soltanto le bombe dell'anima".