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Donne migranti realizzano copricapo per pazienti oncologiche

Donne migranti realizzano copricapo per pazienti oncologiche

Sala Consilina, solidarietà con il 'Progetto Sveva'

SALA CONSILINA (SALERNO), 03 dicembre 2024, 10:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rebecca, Vivian, Samya, Jamila, Chantal sono i nomi dei modelli di turbanti e copricapo realizzati per pazienti oncologiche da donne migranti che vivono nel Vallo di Diano e nell'Valle del Calore, a sud di Salerno. Provenienti dall'Ucraina, dalla Nigeria, dalla Costa D'Avorio, dalla Tunisia, dal Camerun, dall'Afghanistan e dalla Guinea, le donne migranti sono le protagoniste del "Progetto Sveva" iniziativa che, promossa dalla Cooperativa sociale Il Sentiero, rientra nei progetti Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione). I turbanti ed i copricapo vengono cuciti in due laboratori di sartoria, ubicati a Sala Consilina e a Bellosguardo, appositamente attrezzati con macchine da cucire professionali. A coordinare il progetto sono Lucia Petrone e Mariangela Cestaro. Per realizzare i copricapo vengono utilizzati tessuti in jersey di cotone, bambù e viscosa che sono morbidi, delicati ed adatti a pelli sensibili. "Abbiamo pensato di usare - dichiara la stilista Ylenia Di Filippo che conduce i due laboratori- tessuti dalle stampe etniche e colorate con caratteristiche antimicrobiche, antibatteriche, antisettiche, anti-radiazioni UV, ipoallergeniche e con un buon assorbimento del sudore". I turbanti e i copricapo vengono periodicamente donati alle associazioni del Salernitano che assistono donne con patologie oncologiche sottoposte a cicli di chemioterapia che comportano la caduta dei capelli.
   

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