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'Le Covid card inutile duplicato', De Luca condannato

'Le Covid card inutile duplicato', De Luca condannato

La Corte dei conti: 'Il governatore risarcisca'. Lui impugna la sentenza

NAPOLI, 21 dicembre 2024, 11:09

Redazione ANSA

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De Luca - RIPRODUZIONE RISERVATA

De Luca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le smart card prodotte dalla Regione Campania per attestare l'avvenuta vaccinazione contro il Covid, nel 2021, sono state uno spreco di risorse pubbliche trattandosi di un "inutile duplicato del green pass nazionale".

Con questa motivazione la sezione giurisdizionale campana della Corte dei Conti condanna il governatore Vincenzo De Luca a risarcire alla Regione la somma di 609mila euro, a conclusione del giudizio frutto di un'inchiesta del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli avviata nel 2022 e svolte sotto la direzione dei pm contabili Davide Vitale e Mauro Senatore.

Proscioglimento, invece, per i cinque componenti dell'Unità di crisi regionale rinviati a giudizio (il coordinatore Italo Giulivo, il suo vice Antonio Postiglione, poi Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello), nonché per una parte degli addebiti avanzati dalla procura allo stesso governatore.

"Rivendico pienamente e con orgoglio le decisioni assunte a tutela della salute dei miei concittadini - replica De Luca - ricordando che la Campania è la regione che ha avuto il numero più basso di decessi per Covid in relazione alla popolazione. E questo anche grazie al fatto di esserci assunti la responsabilità di decisioni anticipando spesso il Governo nazionale. Ovviamente la sentenza sarà immediatamente impugnata. Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza".

Il danno erariale inizialmente stimato dalla Corte era di 3,7 milioni di euro. I fondi spesi per le card - 90 centesimi ognuna, distribuite per un breve periodo nella prima fase della campagna vaccinale del 2021, poi rimaste a milioni nei depositi - secondo i giudici sono stati, almeno in parte, un peso inutile per le finanze pubbliche. La condanna per De Luca riguarda infatti gli acquisti delle card avvenuti tra l'agosto e il novembre 2021, frutto di una ordinanza datata 6 agosto e firmata nonostante fosse già attivo in tutta Italia il green pass.

La Regione Campania aveva deciso il varo delle card che attestassero la vaccinazione anti Covid ai primi di febbraio, circa tre mesi prima che il Governo adottasse la certificazione nazionale, ma i giudici contabili ritengono De Luca responsabile di non aver bloccato gli acquisti di altri lotti di tessere con microchip, inutili dopo l'entrata in funzione del documento 'verde' per tutti i cittadini vaccinati. Dal Pd nessun commento, a conferma del gelo dopo l'annuncio di De Luca di voler correre per un terzo mandato malgrado il no di Schlein. Attacca il centrodestra: per Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia, "si apre un contenzioso che rende De Luca incandidabile, se non salderà quanto dovuto alla Regione".

"Anziché chiedere un terzo mandato - dice il capogruppo forzista al Senato Maurizio Gasparri - farebbe bene a scusarsi e a risarcire le casse regionali". La condanna - aggiunge il commissario campano di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone - "conferma il giudizio politico. De Luca dissipa risorse pubbliche per la sua propaganda personale". Per il coordinatore regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, la sentenza "basta a dissipare i dubbi, se ancora ce ne fossero, di chi pensava di potergli ancora affidare la Campania".


   

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