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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"A Napoli un'ondata di messaggi
contro la turistificazione travolgono le lockbox e i b&b
cittadini, ma non solo. Nella città partenopea, in periodo
festivo, 4 notti arrivano a fruttare ai proprietari di un
bilocale tra i 600 e gli 800 euro. E di queste case, adibite a
b&b, Napoli è straripante. Per studenti, studentesse, lavoratori
e lavoratrici, per qualsiasi persona in cerca di casa, trovare
casa a Napoli, oggi, è impresa titanica. Il flusso incontrollato
di turisti e l'assenza di risposte concrete da parte delle
istituzioni, l'emergenza abitativa diventa ogni mese più
allarmante". Da questo nasce l'iniziativa "Napoli non è un b&b",
messa in campo dall'Udu Napoli, affinché restare abitante sia un
diritto affermato a gran voce per lottare contro il caro
affitti. Contro le lockbox e il check-in a distanza, per una
regolamentazione sul numero di case destinate agli affitti
brevi, quartiere per quartiere, e l'affermazione del canone
concordato anche per gli affitti brevi, cioè inferiori ai 30
giorni. Il messaggio è chiaro: stop alla speculazione, maggiori
investimenti sull'edilizia pubblica e garanzia del diritto alla
casa.
"Napoli sta vivendo una turistificazione selvaggia senza
limiti e senza regole. È necessario intervenire, perché gli
effetti sono devastanti sia sul piano culturale quando su quello
abitativo, con l'espulsione di lavoratori, lavoratrici, studenti
e studentesse dal centro antico della città di Napoli, che sta
diventando una Disneyland per turisti". Così il segretario Cgil
Napoli e Campania, Raffaele Paudice, commenta l'iniziativa
dell'Udu Napoli.
"È necessario - sostiene Paudice - porre un argine a tutto
ciò, regolamentando questo fenomeno. Appoggiamo fortemente
l'iniziativa messa in atto dall'Udu perché anche noi crediamo
che sia necessario ridimensionare il numero di b&b in questa
città. Cominciando dalle lockbox, che sono già state oggetto di
un provvedimento da parte del Ministero dell'Interno. Bisogna
fare di più, bisogna avere più coraggio come già avvenuto in
altre città, a partire da Firenze. Napoli e l'amministrazione
comunale devono dare un segnale - conclude - e noi ci batteremo
affinchè questo avvenga".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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