Il pay back sui dispositivi medici "non è compatibile con la sostenibilità economica delle nostre imprese: qualora non fosse immediatamente bloccato gli effetti sarebbero davvero disastrosi, e ciò determinerebbe una minore disponibilità di dispositivi negli ospedali. E' quindi urgente risolvere i problema e alle aziende deve arrivare un segnale chiaro". Lo ha affermato Nicola Barni, presidente di Confindustria Dispositivi Medici, durante l'audizione delle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul disegno di legge di Bilancio.
Il pay back, ha sottolineato Barni, "sta mettendo a rischio il settore e l'intero Ssn e noi portiamo oggi questo allarme.
All'interno di un ospedale tutto ciò che non è farmaco è dispositivo medico e il nostro comparto produce un giro di affari di oltre 18 miliardi di euro". Questo, ha rilevato, è un meccanismo di controllo della spesa perverso che scarica sulle aziende: chiediamo di bloccare il pay back e cancellarlo dal 2025, rimodulare i tetti di spesa per i dispositivi e prevedere ulteriori finanziamenti statali".
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