L'Italia dello spazio spegne 60 candeline: era infatti il 15 dicembre 1964 quando venne lanciato il primo satellite artificiale italiano, il San Marco 1, che ci rese il terzo Paese al mondo (dopo Unione Sovietica e Stati Uniti) a mettere in orbita un satellite artificiale interamente realizzato a livello nazionale.
Ideato dal 'padre' dell'astronautica italiana Luigi Broglio, il San Marco 1 era una sfera di 66 centimetri per 115 chilogrammi in grado di misurare la densità dell’alta atmosfera in modo continuo e con una precisione mai raggiunta prima, grazie a una bilancia inerziale detta 'bilancia Broglio'. A bordo del satellite era alloggiato anche un esperimento secondario condotto da Nello Carrara, altro preminente scienziato italiano, volto a investigare le proprietà della ionosfera.
Il satellite San Marco 1 venne lanciato dalla base americana di Wallops Island con un razzo Scout della Nasa e rimase in orbita per circa 271 giorni, rientrando il 14 settembre 1965.
La sua missione aprì la strada ad altri quattro satelliti italiani San Marco (lanciati tra il 1967 e il 1988), ma soprattutto fece entrare l'Italia "a pieno titolo nella nascente corsa allo spazio": lo ha detto il presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Teodoro Valente, nel videomessaggio inviato alle sedi diplomatiche italiane all'estero in occasione delle celebrazioni per questo importante anniversario.
Dal lancio del San Marco 1 l'Italia ha scritto "pagine importanti nella storia dello spazio", ha rilevato Valente. Basti ricordare il forte contributo alla nascita dell'Agenzia spaziale europea e a programmi cruciali come quello per la Stazione spaziale internazionale e Artemis per il ritorno dell'umanità sulla Luna, ma non solo. C'è tanta Italia anche "in missioni rilevanti come ExoMars, Iride e Copernicus, programmi di osservazione della Terra con applicazioni ambientali di grande impatto, o anche Moonlight, per lo sviluppo di infrastrutture di comunicazione e navigazione sulla Luna. Rilevanti anche i grandi e sfidanti progetti come Flyeye ed Hera, dedicati alla sorveglianza planetaria per il monitoraggio degli oggetti potenzialmente pericolosi".
Attraverso un impegno istituzionale e industriale significativo, l’Italia ha acquisito nel tempo posizioni di leadership nel settore a livello globale, annoverandosi tra le pochissime nazioni al mondo che dispongono di una filiera spaziale completa di prodotti e competenze.
Per celebrare i traguardi raggiunti e fare il punto sui piani futuri, lunedì 16 dicembre, in occasione della quarta Giornata Nazionale dello Spazio, verrà inaugurata all'Asi la mostra 'Avanguardia San Marco. Una retrospettiva fotografica a 60 anni dal lancio del primo satellite italiano'. In programma anche un evento dedicato a studenti degli ultimi anni della scuola superiore e universitari. Dopo gli interventi del presidente dell’Asi, del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti e del generale dell’Aeronautica Militare Giandomenico Taricco, si susseguiranno collegamenti, video, testimonial di eccezione, scienziati e divulgatori che dialogheranno con il pubblico.
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