(di Francesca Chiri)
Genova si aggiudica lo scettro e i
finanziamenti previsti, 500 mila euro, per fregiarsi del titolo
di Capitale del Libro per il 2023. Un riconoscimento che le
arriva per la sua capacità di "fare sistema" e per i numerosi
"programmi di valorizzazione e integrazione" sia del sistema
bibliotecario comunale sia, più in generale, "delle collezioni e
del patrimonio storico, artistico e letterario" si legge nelle
motivazioni della giuria che l'ha preferita agli altri 5
candidati finalisti, sulle 14 candidature presentate: Firenze,
Lugo di Romagna, Nola, San Quirico d'Orcia e San Salvo.
Loda l'organicità della sua proposta culturale il ministro
della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che oggi, al Collegio
Romano, ha proclamato vincitrice la città ligure apprezzata per
le tante iniziative che promuove in questo campo: dalle visite
virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee,
dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di
giovani e anziani nei programmi di lettura. E che ha consolidato
molte iniziative in campo culturale come il Festival della
Storia o quello della Scienza fino - rileva la giuria - alle
mostre dell'editoria e alle fiere del libro. Attività che
"contribuiscono a rendere il libro anche strumento di crescita
civile e di integrazione sociale" perché i libri, ha detto
Sangiuliano, "prima ancora che strumento culturale sono momento
di crescita etica del cittadino".
"Commosso" il primo cittadino della città della lanterna che
già promette "biblioteche aperte anche di sera" e iniziative di
lettura pubblica per le quali chiamerà note personalità della
cultura. "Siamo riusciti a creare una rete che pone il libro, le
biblioteche e gli archivi al centro. Un sistema di cultura
assolutamente unico di cui siamo orgogliosi" ha detto il sindaco
Marco Bucci convinto che questo nuovo progetto, che la città ha
chiamato "Pagine Spiegate" richiamandosi alla tradizione
marittima della città, "contribuirà all'innalzamento del livello
culturale della città, di tutti, dai giovani a meno giovani
dagli operatori economici a quelli che fanno turismo".
La difformità dei candidati in lizza, piccoli borghi e grandi
città, ora però solleva una nuova questione che ha posto il
sottosegretario Vittorio Sgarbi che sollecita modifiche alla
legge istitutiva, tra l'altro, della Capitale italiana del Libro
per evitare "impossibili competizioni" tra candidature.
"Non si possono mettere a confronto Firenze e Lugo di
Romagna, Genova e San Quirico d'Orcia" nota Sgarbi che propone
di suddividere il "montepremi" in 4 fasce. "La Commissione,
nella sua autonomia e indipendenza, ha valutato una serie di
progetti tutti meritevoli, per questo troveremo il modo di
coinvolgere anche le altre città finaliste" ha promesso intanto
Sangiuliano dopo aver sottolineato: "leggere è come respirare ed
è fondamentale per la crescita di ciascuna persona e la
promozione della lettura è tra i doveri fondamentali di questo
Ministero".
Anche il presidente del Centro per il Libro e la Lettura,
Marino Sinibaldi, ha lodato l'iniziativa che "punta a creare
attorno al libro e alla lettura, delle reti territoriali" e ha
invitato a concentrare l'impegno pubblico nei comuni soprattutto
"laddove ci sono problemi evidenti".
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