BRUXELLES - Le conclusioni sull'Ucraina sono state adottate a 26 Stati al vertice Ue di Bruxelles, secondo la stessa modalità del consiglio straordinario di due settimane fa, aggirando dunque il veto di Budapest.
Lo fanno sapere fonti europee.
I leader europei, dopo lo scambio di vedute con Volodymyr Zelensky, hanno discusso della situazione sul campo in Ucraina e dello stato di avanzamento dei colloqui guidati dagli Stati Uniti. "È stata condivisa l'opinione che al momento non siano in corso veri e propri negoziati", assicura un alto funzionario europeo. I leader si sono anche confrontati poi "sui modi migliori per influenzare" questo processo e hanno condiviso un "forte accordo", come risulta dalle conclusioni a 26, sulla necessità di "continuare a sostenere l'Ucraina politicamente e militarmente".
"L'Unione Europea mantiene il suo approccio di 'pace attraverso la forza', che richiede all'Ucraina di essere nella posizione più forte possibile, con le sue solide capacità militari e di difesa come componente essenziale". Lo affermano i leader Ue nelle conclusioni a 26. "In linea con questo approccio, l'Ue rimane impegnata, in coordinamento con i partner e gli alleati che condividono lo stesso approccio, a fornire un ulteriore sostegno globale all'Ucraina e al suo popolo, nell'esercizio del suo diritto intrinseco all'autodifesa contro la guerra di aggressione della Russia".
Durante il suo intervento Zelensky ha chiesto "di non allentare la pressione sulla Russia a causa della guerra". "Le sanzioni sono necessarie, dovranno restare in vigore finché la Russia non inizierà a ritirare le sue truppe dal nostro territorio e non risarcirà integralmente i danni causati dalla sua aggressione", ha detto esortando i leader "a continuare a combattere i meccanismi di elusione delle sanzioni e i tentativi della Russia di finanziare le proprie attività militari".
"Il fatto che siano in corso sforzi diplomatici non significa che la Russia debba essere sottoposta a minori pressioni, si tratta di un fattore estremamente importante per ridurre le possibilità di inganno da parte della Russia", ha proseguito. "Dobbiamo continuare a spingere la Russia verso la pace, insieme a voi, agli Stati Uniti e agli altri nostri partner, possiamo farcela", ha detto postando sui social il suo intervento in videocollegamento con i leader europei al vertice.
"È necessario che il vostro sostegno all'Ucraina non diminuisca, ma continui e cresca", ha insistito. "Ciò vale in particolar modo per la difesa aerea, l'assistenza militare e la nostra resilienza complessiva: abbiamo bisogno di fondi per i proiettili di artiglieria e saremmo molto grati se l'Europa ci fornisse il prima possibile un sostegno di almeno 5 miliardi di euro", ha aggiunto.
"Sono necessari investimenti nella produzione di armi sia in Ucraina che nei vostri Paesi: l'Europa ha bisogno di indipendenza tecnologica, anche nella produzione di armi", ha detto ancora. "Tutto ciò che serve per proteggere il continente deve essere prodotto qui, in Europa, dobbiamo lavorare insieme su questo".
Al Consiglio europeo è anche terminato l'incontro con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Si passa ora all'agenda della competitività e all'Eurosummit. Guterres - a quanto si apprende - ha discusso dell'attuale contesto geopolitico, delle sfide che il multilateralismo deve affrontare, comprese quelle finanziarie, e ha ringraziato l'Ue per "il suo forte attaccamento alle Nazioni Unite e ai principi del diritto internazionale".
Il portoghese ha esortato poi i leader dell'Ue a impegnarsi positivamente nella quarta Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo che si terrà a Siviglia, nella riunione di Nizza sugli oceani, nel G20, nella COP30 e nel Vertice sociale mondiale. I leader inoltre hanno "discusso le opportunità per l'Ue di impegnarsi maggiormente a livello internazionale e di costruire una rete di partnership che "rifletta l'attuale mondo multipolare". Sul tavolo pure la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, la situazione in Medio Oriente, i colloqui sulla soluzione di Cipro, tenutisi a Ginevra all'inizio della settimana.
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