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A Fermo la prima giornata regionale vittime del dovere

A Fermo la prima giornata regionale vittime del dovere

In questura anche i familiari del vicebrigadiere Ripani

FERMO, 17 novembre 2024, 17:20

Redazione ANSA

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GiornataVittimeDovere_Cerimonia, FilippoSaltamartini - RIPRODUZIONE RISERVATA

GiornataVittimeDovere_Cerimonia, FilippoSaltamartini - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stata scelta la città di Fermo per celebrare la prima giornata regionale delle vittime del dovere, istituita con legge regionale 12 del 2022 e delibera di giunta regionale 385 del 2024. Questa mattina dopo la deposizione di una corona d'alloro sul monumento ai caduti della polizia di Stato, nel piazzale della questura, la celebrazione è proseguita all'auditorium San Filippo Neri. Alla giornata hanno preso parte il vicepresidente della Regione e assessore alla polizia locale e politiche integrate per la sicurezza delle Marche, Filippo Saltamartini, il prefetto di Fermo, Edoardo D'Alascio, e il questore di Fermo, Luigi Di Clemente. Con loro numerosi rappresentanti delle istituzioni del Fermano. Oltre ad alcuni familiari di poliziotti caduti in servizio, come i parenti del vicebrigadiere Giovanni Ripani, poliziotto originario di Altidona, ucciso il 17 novembre 1976 in piazza della Vetra a Milano nel corso di una violenta sparatoria con alcuni rapinatori della banda Vallanzasca.

    "Una giornata in ricordo delle vittime del dovere di tutte le professioni, che si sono immolate per difendere la legalità" Ha ricordato Saltamartini. "Un onore ricevere dalla Regione la proposta di organizzare a Fermo questa giornata. Raccogliamo l'eredità delle vittime del dovere. Abbiamo l'obbligo di tramandare i loro valori, affinché siano esempio per i giovani" ha dichiarato D'Alascio. "Le azioni di questi eroi inconsapevoli seguono la cultura del servizio. Persone che hanno scelto di servire lo Stato ma a cui è stato interrotto il progetto di vita. Rafforziamone la memoria" l'appello di Di Clemente.

 "Alle Vittime del Dovere vanno intitolate strade, piazze e monumenti: le Marche devono nobilitare la loro memoria" ha detto Saltamartini prendendo parte alla prima Giornata Regionale in onore delle Vittime del Dovere. La scelta di Fermo come sede dell'evento è altamente simbolica: Giovanni Ripani, Vice Brigadiere del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, era originaria di Altidona e perse eroicamente la vita il 17 novembre 1976 durante uno scontro a fuoco con la banda del noto criminale Renato Vallanzasca a Milano.

La comunità fermana celebra ogni anno la memoria di Ripani, e alla cerimonia odierna era presente il sindaco di Altidona, Giuliana Porrà. La Giornata ha reso omaggio anche ad altre figure emblematiche delle Marche, come l'Appuntato Alfredo Beni di Fiuminata, medaglia d'oro al valor militare, caduto il 18 maggio 1977 durante un conflitto a fuoco con il "clan dei catanesi"; e Domenico Ricci, di Staffolo, autista della scorta di Aldo Moro assassinato nell'attentato di via Fani a Roma, il cui sacrificio resta un simbolo di difesa dei valori democratici.

"Le Marche vogliono onorare gli esempi di coraggio civile e dedizione alla democrazia di chi ha sacrificato la propria vita nella lotta per la libertà, contro il terrorismo di ogni colore e contro la criminalità organizzata - ha sottolineato inoltre Saltamartini -. Si tratta di una vera e propria guerra civile silenziosa: migliaia di uomini e donne tra forze dell'ordine, magistratura, giornalisti, vigili del fuoco, e semplici cittadini, si sono immolati per proteggere i valori fondanti della nostra società. Oggi, con questa Legge, la Regione Marche desidera riconoscere questo impegno e ringraziare le associazioni delle vittime e i familiari presenti. Troppo spesso ad esempio i media hanno dato risalto alle figure dei criminali, come nel caso di Vallanzasca, ribattezzato 'il bel René' lasciando in secondo piano gli eroi che li hanno combattuti e sono stati loro vittime e questo non è giusto. Una questione quanto mai attuale se si pensa agli scontri di piazza avvenuti in Italia in questi giorni: non possiamo pensare di avallare condotte violente nelle manifestazioni. Esiste la libertà di manifestare certo, ma senza violenza, né fisica né verbale".

Il Prefetto ha poi ribadito come "dobbiamo raccogliere il testimone delle Vittime del Dovere, ed esserne quotidiani successori, trasmettendo il loro messaggio alle nuove generazioni. Si tratta di eroi, testimoni, martiri, punti di riferimento per il nostro agire quotidiano". La Legge Regionale n.12 del 2022, che ha istituito la Giornata delle Vittime del Dovere, prevede anche agevolazioni sanitarie e borse di studio per i familiari delle vittime, con un bando per le borse di studio che giunge quest'anno alla sua terza edizione. La recente approvazione della Delibera di Giunta Regionale sui criteri di assegnazione garantirà sostegno economico e accesso gratuito alle cure per i familiari delle vittime del dovere.

Alla cerimonia hanno preso parte Emanuela Piantadosi, presidente dell'Associazione Nazionale Vittime del Dovere e Paolo Petracca segretario della Fervicredo (Vittime della Criminalità e del Dovere) da sempre in prima linea per il riconoscimento dei diritti delle vittime. Presenti la Senatrice Elena Leonardi e i consiglieri regionali Marco Ausili, Jessica Marcozzi, Andrea Putzu e Marco Marinangeli, attivi promotori della Legge Regionale. Toccante la testimonianza di familiari e colleghi che hanno restituito una immagina vera e quotidiana di questi "eroi inconsapevoli". A loro è stato consegnato un crest della Regione Marche in ricordo della giornata. 
   

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