(ANSA) - TORINO, 05 GIU - Due imprese su tre (66,8%) sono a
conoscenza dei principi base della sostenibilità, quota quasi
triplicata rispetto al 2019 (23,6%) e superiore di oltre 20
punti rispetto al 2021 (41,1%). Emerge da un Focus di
Unioncamere diffuso insieme all'indagine congiunturale sul primo
trimestre. Secondo Stefano Cappellari, direttore regionale
Piemonte Nord, Valle d'Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo,
Torino potrebbe diventare un centro di formazione in tema di
sostenibilità.
La padronanza della tematica è diffusa soprattutto tra le
imprese chimiche, petrolifere, delle materie plastiche,
elettriche ed elettroniche e tra quelle di dimensione
medio-grande. La filiera del legno e le industrie dei metalli
sono, invece, i settori in cui la conoscenza appare più
limitata.
Oltre la metà (51,4%) delle imprese manifatturiere
piemontesi applica i principi della sostenibilità all'interno
della propria filiera, valore in aumento rispetto al 2021
(48,1%); cresce anche la quota di aziende che ha intenzione di
adottare questo tipo di misure nel prossimo futuro (19,9% a
fronte del 17,1% di due anni fa). Tra le azioni messe in atto
dalle imprese, gli ambiti della produzione e della gestione dei
rifiuti sono i più battuti, la distribuzione e il design,
invece, quelli che registrano una minor propensione delle
aziende ad applicare concretamente i principi di sostenibilità.
Le difficoltà di tipo economico/finanziario, burocratiche e
normative rappresentano i principali ostacoli che le imprese
piemontesi stanno incontrando nel percorso di transizione verso
la sostenibilità. La crescente importanza che la tematica
riveste nel contesto regionale è, infine, confermata anche
dall'aumentata propensione delle imprese a investire in
competenze in ambito di sostenibilità: il 19,8% dichiara,
infatti, di voler effettuare investimenti in tal senso, a fronte
dell'8,4% del 2021. (ANSA).