Una cena solidale per dare una
mano ai bambini, ma anche a donne, uomini e giovani del Burundi.
La organizza da nove anni, sotto Natale, Salvatore Lotta,
direttore commerciale dell'Orto di Eleonora, azienda oristanese
del settore ortofrutticolo. La tavola sarà imbandita il 7
dicembre nella palestra comunale di San Nicolò d'Arcidano.
"Il ricavato sarà devoluto alla San Filippo Neri onlus che
opera nel paese africano, il più povero al mondo, dove la
popolazione vive al limite della sopravvivenza, mancano gli
alimenti primari, medicinali, acqua, energia elettrica",
racconta Lotta, che diverse volte all'anno vola in Burundi per
portare aiuti materiali e far sentire la sua presenza. Su questa
realtà africana l'azienda sarda ha incentrato la sua attenzione,
portando avanti importanti progetti di sviluppo socio economico
e culturale. Hanno già aderito alla cena 800 persone, il costo è
di 30 euro.
Un gesto di solidarietà che può andare anche a beneficio del
caseificio nato quest'anno in Burundi, dove si produce il
formaggio derivato da latte di capra e messo in piedi grazie
all'Orto di Eleonora, seguito direttamente da Lotta insieme alla
onlus sarda i Giardinieri di Sicomori. "Un progetto che punta a
portare conoscenza e sapere, per dare la possibilità di fare
impresa", spiega ancora l'ideatore dell'iniziativa solidale.
L'azienda, che ha sede a Terralba, ha chiamato a raccolta le
imprese del territorio che hanno offerto i loro prodotti per
poter dar vita a un menu gustoso e genuino. Prima della cena lo
studioso e scrittore Bernardo De Muro proporrà la lettura del
suo cantico: "Scritto - svela - sull'onda dell'emozione per
questa forma di solidarietà umana l'ho intitolato Il sogno". Un
titolo evocativo che rimanda alla missione dell'Orto di
Eleonora. "È importante sostenere questo paese anche e
soprattutto creando occasioni di sviluppo, per questo -
chiarisce Lotta - serve l'aiuto di tutti".
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