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La protesta dei balneari in piazza a Roma

La protesta dei balneari in piazza a Roma

L'invito a Meloni: "Venga a parlarci, serve una legge o è caos"

ROMA, 11 aprile 2024, 12:15

Redazione ANSA

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Balneari: manifestazione a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Balneari in piazza a Roma per la manifestazione indetta dalle sigle Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti per sollecitare l'esecutivo ad approvare una legge "che metta fine al caos in corso sulle concessioni". Il tavolo tecnico consultivo convocato dalla Presidenza del Consiglio, a cui sono state invitate oltre venti associazioni di categoria, non è stato sufficiente infatti a bloccare la protesta.

La vigilia

"Un tavolo consultivo non produce effetti giuridici. È una presa in giro e questo è intollerabile", si sfoga Antonio Capacchione, presidente della Sib, una delle due organizzazioni che hanno organizzato la manifestazione e che si era detto disponibile a revocare la mobilitazione in caso di novità da parte del governo. Così non è stato: "E' stato un incontro imbarazzante" si sfoga Capacchione. Sib e Fiba hanno anche inviato una lettera alla premier Meloni per invitarla ad andare in piazza, o almeno ad intervenire da remoto: "riteniamo che un suo messaggio sia importante per una categoria che ha confidato e continua ad avere fiducia nel suo governo e segnatamente in lei".

   E si muoveranno anche Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e Base Balneare con Donnedamare che terranno una conferenza stampa alla Camera dei deputati e a Bruxelles al Parlamento Europeo nel tentativo di "riaprire il dialogo con le istituzioni europee per ottenere una corretta applicazione della Direttiva Bolkestein. E per tentare di convincere la Commissione Europea che la mappatura delle coste redatta dal Governo italiano sia stata realizzata coerentemente con la corretta applicazione delle norme europee, come anche indicato dalla Corte di Giustizia del Lussemburgo.
   
   A Roma i balneari sono in piazza dei Santi Apostoli: una manifestazione nazionale, dice la Fiba, l'associazione che riunisce gli stabilimenti balneari aderente a Confesercenti, di "grande unitarietà e compattezza per chiedere al Governo di legiferare, nel più breve tempo possibile, per mettere ordine e ridare certezze al comparto" che rischia di mettere a repentaglio la stessa apertura della stagione estiva.

Maurizio Rustignoli, presidente dell'organizzazione, segnala la situazione difficile in cui si trovano anche perché i comuni, le amministrazioni periferiche: "organizzano i bandi per la riassegnazione delle spiagge ognuno in modo diverso: un caos che provoca un grande allarme e a cui bisogna porre rimedio velocemente". Con, appunto, una legge.

    "Agire è un onere del governo centrale, non può sfuggire dalle proprie responsabilità soprattutto in questa fase in cui si rischia di far saltare la stagione balneare. La manifestazione l'abbiamo indetta un mese fa proprio per permettere al governo di intervenire. La situazione di incertezza è drammatica" protesta la Sib che ricorda: "gli uffici della Commissione hanno ritenuto il lavoro italiano insufficiente. Se il governo non interviene con una legge tutto il resto sono chiacchiere".

    Il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega e vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, prova però a gettare acqua sul fuoco: "Noi in questo momento non siamo intenzionati a mettere a gara le concessioni Balneari. L'Europa ci contesta il modo in cui abbiamo misurato le coste per arrivare alla cifra del 33% di risorsa occupata. A questo punto concordiamo con l'UE un periodo transitorio nel corso del quale, visto che non si fida dei nostri calcoli, venga qui coi propri tecnici a misurare le coste. Se ci obbligherà ad andare a gara, chiederemo che venga data una vera e propria prelazione a favore dei concessionari uscenti riconoscendo loro il valore aziendale, secondo il modello portoghese. La Lega negli anni non ha mai cambiato idea. A quel punto cercheremo di capire come la pensano i nostri alleati, coinvolgendo le associazioni di categoria" propone in una intervista a Libero. Intanto l'opposizione attacca: il governo convoca le associazioni "perché è ormai nel caos, ma non si può risolvere ad un tavolo di amici: il Governo ascolti anche le associazioni che si battono per le spiagge libere e fruibili da tutti", incalza Franco Mari, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Lavoro della Camera.
  

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