"Una notte oscura in un paese muto,
qualcosa è successo il mistero è accresciuto, un uomo camminava
nessuno lo vedeva, qualcuno lo seguiva e lui non lo sapeva. Gli
occhi fissi della cam3, gli occhi scuri nessuno sa com'è, e come
un gioco di illusioni ingannevoli, vedo nero segreti
inenarrabili. Vedo nero ma era Neri. Vedo nero ma era Neri". E'
la prima strofa della canzone dedicata all'indagine sul caso
dell'omicidio di Pierina Paganelli apparso sul canale YouTube
dedicato alle inchieste di cronaca nera. Il canale si chiama
"Sulle Tracce del Crimine" ed è dedicato all'esplorazione di
casi criminali reali, misteri irrisolti, indagini su delitti che
hanno segnato la cronaca e casi di persone scomparse.
Ogni episodio si concentra su un caso specifico - si legge
sulla pagina - e l'ultima pubblicazione è proprio la canzone che
su una base musicale hip hop e delle strofe in stile rap
racconta le ultime novità sull'inchiesta. Già dal ritornello si
capisce che il paroliere, di questa che sta diventando una vera
e propria hit tra gli addetti ai lavori del Tribunale di Rimini
e non solo, si sta riferendo alla telecamera della farmacia di
via del Ciclamino, la famosa cam3 davanti alla quale secondo la
Procura la sera dell'omicidio sarebbe passato Louis Dassilva.
Dassilva è un ragazzo senegalese dalla pelle scura e quindi
"nero", mentre Neri sarebbe il condomino Emanuele Neri che quasi
un anno dopo l'omicidio si è ricordato di essere passato di là
proprio quella sera e di essere stato ripreso, appunto, da cam3.
Chi è quindi Ignoto 1 che passa alle 22.17 e qualche secondo
davanti cam3? Per stabilirlo il Tribunale di Rimini sta
procedendo con un incidente probatorio come chiesto dalla
Procura. Entro l metà di dicembre saranno fatti passare davanti
alla farmacia quindi sia Neri il condomino che Louis Dassilva.
"La verità è lontana nessuno la troverà", cantano su YouTube.
Migliaia le visualizzazioni delle pagine che trattano
dell'omicidio Paganelli, mentre la canzone è stata ascoltata 650
volte in meno di 19 ore. "Chi può sapeva", o almeno pare
chiudere così in maniera sibillina l'ultima strofa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA