"Una sentenza giudiziaria non
corrisponde sempre alla realtà dei fatti. Si chiama verità
giudiziaria, ed è quello che viene riportato dal verdetto. E
basta". Lo scrive su Instagram Elena Cecchettin attaccando la
decisione della Corte di non riconoscere l'aggravante dello
stalking a Filippo Turetta. "É una mancanza di rispetto anche
alla famiglia", dice, è "un'ennesima conferma che alle
istituzioni non importa nulla delle donne". E conclude: "sapete
cosa ha ucciso mia sorella? Non solo una mano violenta, ma la
giustificazione e il menefreghismo per gli stadi di violenza che
anticipano il femminicidio".
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