"Se si analizzano i ritrovamenti
archeologici ci sono degli strati in cui si vede la distruzione
della città, scheletri, punte di freccia e altre cose. Penso che
Omero sia realmente esistito e che ciò che ha narrato
nell'Iliade fosse un evento storico, ma non si è svolto
esattamente come viene narrato nel poema. Probabilmente, non c'è
stata una sola "guerra di Troia" ma diverse "guerre di Troia"
durante la tarda età del bronzo. Ne sono sicuro". Non una
semplice, quanto celebre, leggenda: il racconto dell'Iliade e lo
stesso Omero - secondo Rustem Aslan, direttore del Parco
Archeologico e degli Scavi di Troia - sono una realtà che storia
e archeologia contribuiscono a confermare.
Aslan ne parla con Cristoforo Gorno a Hissarlik, in Turchia -
dove ci sono le rovine dell'antica Troia - nella serie "Iliade e
Odissea", in onda lunedì 4 novembre alle 21.10 su Rai Storia.
"L'Iliade - dice Gorno - è immersa nella leggenda e nel mito, ci
sono eroi figli di divinità, gli dèi e le dee intervengono
direttamente in molte occasioni e così via, questi sono gli
aspetti puramente mitici del racconto, ma per gli antichi la
presenza divina era tangibile e la poesia orale, su cui si basa
Omero, era un modo con cui i popoli conservavano la propria
memoria. Tenendo questo in mente siamo andati in giro per le
rovine di Hissarlik, tra le mura, i resti dei palazzi, le
fontane e ci siamo trovati nei paesaggi descritti nel poema".
Così, dopo aver narrato i personaggi e i primi giorni del
conflitto, Cristoforo Gorno si sofferma sul duello tra Ettore e
Achille, uno degli ultimi eventi cruciali della guerra di Troia,
e incrocia i versi dell'Iliade con i ritrovamenti archeologici
che sembrano confermare il racconto omerico di quello scontro
decisivo: "Ettore scattò agitando la spada acuta, ma anche
Achille balzò, pieno di furia il cuore selvaggio, cercando con
gli occhi la pelle, dove fosse più facile da colpire. Tutta la
coprivano le armi di bronzo che Ettore aveva catturato, uccisa
la forza di Patroclo. Solo in un punto appariva, dove le
clavicole dividono le spalle dalla gola e là è rapidissimo
togliere la vita. Lì Achille lo colpì, la punta passò dritta,
attraverso il morbido collo". Così Omero racconta i due eroi e
Rustem Aslan conclude: "Non possiamo avere prove dell'esistenza
storica dei personaggi dell'Iliade come Elena, Paride, Priamo,
Ettore, Achille, ma dato che nei poemi omerici nell'Iliade e
dell'Odissea c'è una base di realtà, allora: perché no?".
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