Santa Maria della Vita a Bologna
si rinnova e accresce la sua attrattività museale: da oggi i
visitatori possono immergersi in un unico racconto che parte dal
Santuario e sale fino all'Oratorio intrecciando arte, storia e
spiritualità, grazie alla collaborazione tra Fondazione Cassa di
Risparmio in Bologna e Opera Laboratori, nell'ambito del
progetto culturale Genus Bononiae. Il nuovo allestimento museale
propone un percorso che abbraccia tutte le anime del complesso,
dal celebre "urlo di pietra", l'opera in terracotta del
Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell'Arca custodito nella
chiesa, all'imponente gruppo scultoreo del Transito della
Vergine di Alfonso Lombardi conservato nell'oratorio.
Tra le novità principali, il riallestimento degli spazi
espositivi dell'oratorio con una collezione permanente di opere
provenienti dalle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione
Carisbo, valorizzando alcuni tra i più significativi dipinti
della tradizione artistica bolognese solitamente non accessibili
perché protetti nei caveau. La selezione copre un arco temporale
che va dalla fine del Cinquecento agli inizi dell'Ottocento e
include capolavori come la Sibilla Samia di Guercino, Porzia che
si ferisce alla gamba di Elisabetta Sirani e l'Autoritratto di
Donato Creti, oltre a opere di Denys Calvaert, Giuseppe Maria
Crespi, i fratelli Gandolfi (Ubaldo e Gaetano), Pietro Fancelli
e Pelagio Palagi. Inoltre sarà possibile ammirare Lucrezia
Romana di Guido Reni, che tornerà in esposizione dopo il
prestito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per la mostra
dedicata all'artista. Un pezzo di particolare eccezionalità è il
Gioiello del Re Sole, ora esposto stabilmente a Santa Maria
della Vita e visibile al pubblico per tutto l'anno, in luogo
della consueta esposizione limitata alla sola giornata del 10
settembre.
I visitatori, inoltre, possono riscoprire il gruppo scultoreo
in terracotta del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi,
risalente alla prima metà del XVI secolo e ammirabile negli
spazi dell'oratorio. Infine è possibile vivere un'esperienza
immersiva grazie a una nuova sala multimediale, progettata per
raccontare la storia del complesso.
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