/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lady Gaga regina di Venezia, luci rosse su Diva Futura

Lady Gaga regina di Venezia, luci rosse su Diva Futura

Castellitto è Schicchi. Vincent Lindon: "Difficile essere padri"

LIDO DI VENEZIA, 04 settembre 2024, 19:47

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(dell'inviata Alessandra Magliaro) C'è Lady Gaga sul red carpet della Mostra del cinema di Venezia e non ci sono rivali.
    Tutta l'area rossa intorno al Palazzo del cinema è affollata, con i fan che si sono piazzati dalle 8 di questa mattina: un ingorgo che ha messo a seria prova la sicurezza anche perché la star ha voluto firmare più autografi possibile piuttosto che mettersi in posa. Cappello scultura nero come l'abito vaporoso, con un effetto disneyano dark da villain come del resto nel suo ruolo per il film, accompagnata dal fidanzato Michael Polansky, Lady Gaga è stata la regina della premiere di Joker: Folie a deux di Todd Phillips, secondo capitolo in concorso per il Leone d'oro a Venezia 81 e in sala dal 2 ottobre con Warner, rubando la scena al fantastico protagonista Joaquin Phoenix. In seconda serata, in fascia protetta si direbbe in televisione, passa in concorso Diva Futura con la regia di Giulia Steigerwalt, quarto dei cinque italiani, racconto dell'avventura di Riccardo Schicchi e della sua agenzia di attrici porno nell'Italia degli anni '80. Sul red carpet accanto ai protagonisti, guidati da Pietro Castellitto nel ruolo del fotografo, produttore, visionario creatore di icone, sono attese due dive di quell'epoca, Ilona Staller, mitica Cicciolina e Eva Henger che di Schicchi è stata anche moglie. Terzo film oggi in gara è The Quiet Son (Jouer avec le feu) di Muriel e Delphine Coulin, in sala nel 2025 con I Wonder, con Vincent Lindon genitore di due figli adolescenti, il primo che sogna la Sorbona ed è il più bravo del liceo, il secondo che non ha finito la scuola e imbocca la strada sbagliata unendosi a gruppi di estrema destra: un crescendo drammatico che pone al centro il ruolo della paternità, dell'essere genitore oggi e la facile preda di ideologie violente che possono essere i giovani.
    "Un film necessario" ha detto Lindon auspicando "con i figli dialogo e amore sopra ogni cosa e zero social". Joker 2 era tra i più attesi di tutta Venezia 81 e in verità di tutta la stagione cinematografica in ripartenza dopo l'estate, un sequel oscuro e pieno di musica sull'antieroe folle Arthur Fleck (Phoenix) che si innamora della psicotica bugiarda Lee (Lady Gaga). Il primo Joker nel 2019 incantò, premiato con il Leone a Venezia e con l'Oscar a Phoenix, ora si riparte dal Lido con questo comico ignorato, deriso e malato di mente, spinto alla violenza e simbolo dell'alienazione della società americana in una nuova storia strana ambientata nel penitenziario in cui l'anoressico ex joker attende il verdetto e in cui il musical gioca un ruolo da protagonista anche grazie a reinterpretazioni di classici di Sinatra, Steve Wonder, Judy Garland come Get Happy e For Once in my Life.
    "Il primo film mi ha davvero commosso profondamente, l'ho amato così tanto", ha detto Lady Gaga in conferenza stampa, definendo la performance di Phoenix una di quelle che "ha alzato il livello". Entrambi sul set hanno cantato dal vivo. "Io e Phoenix ci ritroviamo a cantare perché è un modo di esprimere quello che proviamo per cui non bastano le parole", ha detto.
    "Non so perché il primo abbia avuto tanto successo. Ognuno ha la sua opinione: c'è chi lo ha amato per la sua derivazione dall'animazione e altri perché rappresentava il presente. C'è anche chi mi ha accusato di nichilismo", ha detto il regista.
    Al centro di Diva Futura invece c'è la storia di un sogno, figlio dell'amore libero degli anni '70, il genio imprenditoriale di Schicchi, una visione nuova che rompeva i tabù di allora sul sesso e intuizioni comunicative geniali che lanciarono attrici porno, ospiti in tv dei programmi di Maurizio Costanzo ed Enzo Biagi, sdoganando il tema della sessualità, aprendo la via ad un porno italiano che il film vuole raccontare molto diverso dai canoni commerciali, violenti e degradanti degli anni successivi. Pietro Castellitto ha detto di Schicchi che "le persone che ho incontrato e che lo hanno conosciuto direttamente tendono a tenere in vita il suo ricordo, legato a quegli anni '80 come al periodo più avventuroso della loro vita perché era uno che ti portava verso l'avventura". Alle proiezioni si ride, anche perché l'avventura di Schicchi, "così improvvisata, caciarona, cialtrona era associata ad una leggerezza, ad un divertimento ed era ovviamente solo un lato della medaglia". Invita Castellitto "a guardare l'umanità dietro il personaggio pubblico, Schicchi non aveva tradito il suo profondo, quel bambino che con il binocolo spiava la dirimpettaia. Diva Futura è un film su un'epoca incredibile e su un uomo che è riuscito a fare la vita che voleva fare, è qualcosa di poetico e potente".
    La regista Steigerwalt, al secondo film dopo il premiato Settembre non crede possa scandalizzare. "La visione di sessualità era priva di pudore, un'intenzione rivoluzionaria per il costume italiano, che poi ha portato a qualcosa di opposto e anche di estremamente violento contro le donne. Non era quella la visione di Schicchi, ma ha dato origine a quello che è successo dopo e oggi non se parla: la pornografia ha una diffusione di massa, l'età di accesso si è abbassata a 12 anni ed è per la maggior parte violenta contro le donne. Vorrei che questo film aprisse una discussione su questo, mi spaventa l'educazione silente alla sessualità che passa dalla pornografia violenta".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza