SARA TURETTA 'I CANI, LA MIA VITA'
(EDIZIONI SONDA, PP 247, EURO 19). "È una mattina come tante
altre a Milano": è l'incipit di un libro e di un'avventura
umana, quella di Sara Turetta, che da giovane account di una
grande società del settore pubblicitario si trasforma in
pioniera della causa dei cani maltrattati. A far scattare la
molla dell'impegno raccontato nel libro 'I cani, la mia vita' è
la notizia che arriva proprio quella mattina mentre Sara è in
ufficio, ovvero il massacro dei randagi a Bucarest documentato
dal Corriere della sera il 14 maggio del 2001. Uno "scempio"
che, riflette la giovane Sara, di Vercelli, classe 1973, si
consuma a pochi chilometri dall'Italia: scatta l'impegno nel
creare gruppi di volontari per raccogliere fondi e sostenere chi
si batte a Bucarest, poi a giugno la rinuncia alle ferie per
andare in Romania. Da lì una storia lunga oltre vent'anni di
impegno per offrire speranza ai cani randagi e maltrattati tra
Italia e Romania.
Nel 2005 Turetta fonda Save the dogs and Other Animals,
l'associazione che ogni anno cura oltre duemila cani e ne ospita
centinaia nel rifugio Impronte di gioia, in attesa di adozione:
con l'opera sua e del suo team, oltre ottomila cani oggi hanno
trovato una famiglia. È un percorso difficile quello raccontato
nel libro, lastricato di soddisfazioni ma anche di tante
delusioni e difficoltà che l'autrice non esita a riconoscere.
Anche per questo il racconto è inframezzato da lunghe parentesi
in corsivo che raccontano la storia dei cani, individui ben
definiti a cui si rivolge in definitiva l'impegno di Sara: c'è
la piccola Abatjour, cucciola di pastore tedesco sopravvissuta
al cimurro che viene portata in Italia, Nora la 'numero uno' del
rifugio Save the dogs a Cernavoda, che nutre una diffidenza
innata per il genere umano maschile perché "da sempre in Romania
sono gli uomini a maltrattare gli animali: i cani lo sanno" e si
tengono a distanza. E poi Minny, Candy Candy che sembra uscita
da un cartone animato, Petre, salvo quasi per miracolo, e tanti
altri, le cui peripezie, insieme alla vicenda umana e
professionale dell'autrice sono raccontate anche con un fine
benefico: con il progetto "Un libro per te, un aiuto per loro",
l'editore donerà 1 euro alla fondazione Save the Dogs per ogni
copia venduta. In più l'autrice ha deciso di donare a Save the
dogs i diritti d'autore del libro che, nella nuova edizione,
racconta l'impegno dell'associazione in Ucraina durante la
guerra e i nuovi progetti in Italia per tutelare gli animali
delle persone senza fissa dimora e debellare il randagismo.
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