/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alla Scala La forza del destino apre l'ultima stagione di Meyer

Alla Scala La forza del destino apre l'ultima stagione di Meyer

Chailly: "Una stagione importante, da vivere insieme"

MILANO, 28 maggio 2024, 18:48

di Bianca Maria Manfredi

ANSACheck

© ANSA/EPA

L'ultima stagione di Dominique Meyer come sovrintendente della Scala è forse la prima in cui si concretizza appieno il suo lavoro di programmazione partito nel febbraio 2020, quando il manager francese ha preso le redini del teatro nel giorno stesso dell'esplosione della pandemia di Covid. Ed è una stagione che unisce ritorni importanti e novità assolute. Un ritorno è La forza del destino che, dopo 59 anni dall'ultima inaugurazione, apre la stagione lirica il 7 dicembre con la direzione di Riccardo Chailly, la regia di Leo Muscato e un cast stellare: Anna Netrebko, Jonas Kaufmann e Ludovic Tézier. E un ritorno (atteso da 47 anni) è Norma, uno dei cavalli di battaglia di Maria Callas, alla Scala interpretata l'ultima volta da Monserrat Caballé e nella prossima stagione da Marina Rebeka, mentre sul podio salirà Fabio Luisi. Allestimento 'vintage', firmato da Strehler, è Falstaff, diretto da Daniele Gatti (in predicato per diventare nuovo direttore musicale al posto di Chailly dal 2027). Ed è una ripresa anche Rigoletto con la regia di Martone, che firma anche la nuova produzione di Eugenij Onegin di Cajkovskij. Prosegue anche il Ring di Wagner affidato alla coppia Christian Thielemann sul podio e David McVicar alla regia con Die Walküre e Siegfried. Ed è una prima mondiale quella del Nome della rosa che la Scala, insieme all'Opéra di Parigi e al Carlo Felice di Genova, ha commissionato a Francesco Filidei con la regia di Damiano Michieletto. Novità assoluta, fra gli spettacoli per i ragazzi, Anna A., commissionato a Silvia Colasanti. E ancora 'L'opera seria' di Florian Leopold Gassmann, maestro di Salieri, la ripresa di Tosca (diretta da Michele Gamba), La fille du régiment con Juan Diego Florez, Così fan tutte con l'attesa regia di Robert Carsen, Cenerentola per il progetto dell'Accademia e un trittico dedicato a Kurt Weil diretto da Riccardo Chailly. Una ripresa dello spettacolo con Die sieben Todsunden, Mahagonny Songspiel andato in scena per una sola volta senza pubblico ma ripreso dalla Rai nel marzo 2021 a cui ora è stato aggiunto Happy End, finora mai rappresentato in un teatro italiano. "Abbiamo di fronte una stagione importante - ha sintetizzato il direttore musicale Chailly -. Mi auguro che quello che può sembrare oggi un addio non sia così". Un po' il sapore dell'addio c'era nelle parole di Meyer che ha rivendicato la rivoluzione fatta nel teatro e ora ha un bilancio più che in salute e una struttura modernizzata, dallo streaming alla sostenibilità (anche energetica). Il sovrintendente non ha ancora detto se lascerà la Scala il prossimo febbraio, quando scadrà il suo contratto, oppure ad agosto come gli ha proposto il cda. Di certo oggi non era presente il sindaco di Milano Giuseppe Sala, presidente del teatro, che domani incontrerà il sostituto di Meyer, Fortunato Ortombina, in arrivo dalla Fenice di Venezia. Una scelta di cui il manager francese si è detto contento. Ma di certo non è semplice fare un contratto per il nuovo sovrintendente se non si sa da quando l'attuale se ne andrà. A sostituire Sala è stato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi che ha voluto ringraziare Meyer "a nome della città per quanto ha fatto in questi anni". Parole che hanno fatto scattare un lunghissimo applauso di tutta la sala. Chi ha fatto sapere che lascerà a fine mandato è il direttore del corpo di ballo Manuel Legris. Per il suo posto, alla fine della prossima stagione (aperta dallo Schiaccianoci), si è fatto avanti Roberto Bolle, ma si fa insistentemente anche il nome di Eleonora Abbagnato. Tanti anche i direttori nella stagione sinfonica e le orchestre ospiti: Riccardo Muti tornerà con i Wiener Philharmoniker, sir John Eliot Gardiner con la Monteverdi Choir & English Baroque Soloist, l'Accademia di Santa Cecilia con Kirill Petrenko, Pappano con la London Symphony e ancora l'orchestra di casa con le direttrici Simone Young e Susanna Mälkki, Lorenzo Viotti, e Chailly a dirigere fra l'altro la nona di Bruckner con la ricostruzione del finale di John Phillips in prima esecuzione italiana. "Mi sono divertito, perdonate se sono un po' lungo, ma questa è l'ultima volta" ha concluso Meyer che già pensa al futuro: "Un ministro mi ha pensionato dalla Scala, ma la vita continua".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza