"Ognuno di noi ha punti di forza e di
debolezza e ha delle leve di riscatto. Dobbiamo accettarci per
quello che siamo, lavorando tanto sulle nostre debolezze, che
siano fisiche o psicologiche poco conta". È questo uno dei
messaggi che Stefano Buttafuoco vuole mandare con 'Il cacciatore
di sogni', il suo programma che torna dal 29 settembre alle 13
su Rai 3, un nuovo orario per la trasmissione dello storico
inviato de La vita in diretta, fino ad oggi in seconda serata.
Sei le puntate per questa nuova edizione, più lunghe rispetto
al passato anche per via di una novità: non solo storie
raccontate in chiave quasi documentaristica, ma anche un ospite
in studio. Nel primo appuntamento, la protagonista del racconto
sarà Domiziana Mecenate, nuotatrice paralimpica, mentre in sede
ci sarà un suo collega, Manuel Bortuzzo. L'idea è quella di
avere ad ogni puntata "un personaggio della tv o dello
spettacolo che ci accompagna nel racconto della storia che
facciamo vedere, commentandola, e che rivelerà aspetti inediti
della sua vita privata - spiega Buttafuoco all'ANSA -
soffermandosi, chiaramente, in modo particolare sui temi che
sono a noi più cari, quelli legati al mondo dell'inclusione".
Nella seconda puntata spazio al racconto di Mirko Barigelli,
kickboxer con la sindrome di Tourette, con in studio l'attore e
regista Giorgio Pasotti.
Racconti emozionanti, che possono ispirare gli spettatori e
sensibilizzarli. Un esperimento che sembrerebbe riuscito, a
detta di Buttafuoco: "Ricevo ogni giorno tantissimi messaggi di
persone che dicono 'ma perché la Rai non fa più programmi così?'
- rivela -. Penso che 'Il cacciatore di sogni' sia un programma
che mi ha fatto scoprire ancora di più la parte positiva e bella
del pubblico televisivo".
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