Avvio di settimana in ordine sparso
per le principali borse di Asia e Pacifico, dopo la crescita del
Pil inferiore alle stime (+6,3% contro il 7,1% previsto) in
Cina. Tokyo ha ceduto lo 0,09% e Seul lo 0,38%. Contrastate
Taiwan (+0,29%) e Sidney (-0,06%), ancora aperte Hong Kong
(+0,33%), Shanghai (-1,15%), Shenzhen (-0,83%) Mumbai (+0,25%) e
Singapore -0,15%). Negativi i future sull'Europa e sui listini
Usa in attesa dell'inflazione italiana, degli interventi di
Christine Lagarde e Philip Lane della Bce, del rapporto mensile
della Bundesbank e dell'indice manifatturiero dello Stato di New
York.
Stabile l'euro a 1,12 dollari, mentre la sterlina si rafforza
a 1,3 biglietti verdi e lo yen scende a 138,47 sulla divisa Usa.
In calo il greggio (Wti -1,19% a 74,52 dollari al barile), l'oro
(-0,1% a 1.954,06 dollari l'oncia), l'acciaio (-0,96% a 3.713
dollari la tonnellata) e il gas naturale (-5,94% a 24,42 euro al
MWh).
Deboli a Tokyo i titoli dei grandi esportatori Sony (-1,08%),
Panasonic (-1,19%), Suzuki (-2,24%) e Subaru (-1,17%), mentre
tiene Toyota (+0,29%). In luce i produttori di semiconduttori
Advantest (+5,74%), Disco (+1,86%), Screen Holdings (+1,84%) e
Tokyo Electron (+1,76%).
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