I mercati azionari del Vecchio
Continente restano tutti negativi dopo l'avvio incerto di Wall
street: la Borsa peggiore è sempre quella di Parigi, che cede
oltre un punto percentuale sullo scivolone dei titoli del lusso
trascinati al ribasso dal gruppo Richemont (Cartier), che a
Zurigo perde l'8% dopo i conti trimestrali e la crescita
inferiore alle stime del Pil cinese.
Tra gli altri listini Amsterdam perde lo 0,7%, Francoforte
mezzo punto, con Milano e Londra in calo dello 0,2%. Piazza
Affari è sostenuta anche dalla tenuta dei titoli di Stato, con
lo spread a quota 168 e il rendimento del prodotto del Tesoro al
4,16%. Piatta la Borsa di Mosca, nonostante il gas rimanga sui
suoi minimi poco sopra i 25 euro al Megawattora. Sempre debole
anche il rublo, che contro l'euro viaggia sui suoi valori più
bassi dai primi giorni della guerra in Ucraina poco sopra quota
101.
In questo quadro, in Piazza Affari vendite su Moncler, che
perde oltre il 3% in scia agli altri gruppi europei del settore.
Piatta Tim, in rialzo di oltre due punti percentuali Cnh e
Leonardo.
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