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Musumeci, con più bandiere blu cresce credibilità dell'Italia

Musumeci, con più bandiere blu cresce credibilità dell'Italia

Ma il tasso di inquinamento nel Mediterraneo impone una svolta

ROMA, 14 maggio 2024, 12:50

Redazione ANSA

ANSACheck

La spiaggia di Specchiarica, sul litorale di Manduria (Taranto) - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Aumentano le bandiere blu sulle nostre spiagge e cresce la credibilità dell'Italia soprattutto nel segmento del turismo balneare. Da un lato le amministrazioni comunali si impegnano a rispettare l'ambiente assieme alle loro comunità, dall'altro lato il rispetto dell'ambiente diventa un elemento ulteriore di attrazione nei confronti del turismo balneare". Lo ha detto il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci, a margine della cerimonia di premiazione delle Bandiere blu 2024. "Ne abbiamo tanto bisogno - ha spiegato il ministro - l'Italia è molto apprezzata all'estero e se offriamo ambienti puliti, servizi di qualità, ci ringrazierà anche il mare che se potesse parlare come diceva Giovanni Verga direbbe 'aiutatemi, non sto molto bene' perché il tasso di inquinamento del Mediterraneo impone a tutti, a cominciare dagli amministratori locali una svolta in termini di sostenibilità che non deve essere solo ambientale ma anche economica e sociale".

 Musumeci ha rilevato che "il Mediterraneo è un mare fortemente inquinato per gli sversamenti dei carburanti delle navi, ancora un carburante non fossile non esiste, per migliaia e migliaia di reti abbandonate, per milioni e milioni di plastiche, per le acque che arrivano dai fiumi dove sono stati sversati tantissimi veleni e sostanze tossiche in assenza di seri controlli, è un mare che si sta riscaldando lentamente ma inesorabilmente favorendo specie aliene che compromettono l'equilibrio biomarino". A questa situazione, ha aggiunto il ministro, "si aggiunge l'erosione costiera, che interessa soprattutto le coste basse. Secondo uno studio della Marina Militare nel 2100 molti litorali saranno sommersi dal mare". Allora occorre intervenire con "il ripascimento delle spiagge, è una pratica ormai diffusa ma anche molto lenta perché interessata da procedure ambientali autorizzative estenuanti, inconcepibili".

La Protezione civile, ha ricordato Musumeci, "ha messo a disposizione, d'accordo con il ministero per i Rapporti europei, 800 milioni di euro a favore delle regioni" a inizio dello scorso anno, "sono fondi del Pnrr, le opere vanno completate entro il 2026, molti Comuni potrebbero essere indicati come soggetti attuatori". Musumeci ha quindi esortato i Comuni a verificare con le Regioni se è stata già individuata la destinazione delle risorse perché "sarebbe bello che nelle spiagge particolarmente soggette a erosione si potesse utilizzare questa somma per intervenire". Il ministro ha aggiunto che bisogna "lavorare per un piano comunale di protezione civile che è il primo intervento di prevenzione".

Circa 1000 Comuni in Italia però non ce l'hanno, ha detto rilevando che "non è una facoltà, è un obbligo, che va adottato e costantemente aggiornato". La conquista della bandiera blu, ha concluso, "è un punto di inizio, non di arrivo, non devi fartela sottrarre e quindi devi consolidare e capitalizzare quello che hai ottenuto, migliorando la qualità dei servizi, con la complicità dei cittadini ".  
   

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