Le Borse europee peggiorano
rispetto all'avvio di seduta, con gli investitori che temono una
pausa nel taglio dei tassi da parte della Fed. Dopo i dati a
sorpresa sul mercato del lavoro americano, l'attenzione è
rivolta all'inflazione in arrivo nei prossimi giorni. Elementi
che serviranno alla banca centrale americana per decidere le
prossime mosse sulla politica monetaria. Prosegue la corsa del
dollaro in vista dell'insediamento di Donald Trump alla Casa
Bianca.
L'indice stoxx 600 cede lo 0,9%. In flessione Parigi e
Francoforte (-0,7%) e Madrid (-0,5%). Male Londra (-0,4%), con i
timori sulla scarsa crescita economica, l'indebitamento e
l'inflazione ancora alta. Elementi che mettono in difficoltà i
titoli di Stato e la sterlina. Da un lato il rendimento del
decennale inglese sale al 4,89% e dall'altro la valuta inglese
scende a 1,2108 sul dollaro.
Le nuove sanzioni Usa alla Russia sul settore energetico
spingono la corsa di petrolio e gas. Il Wti guadagna l'1,5% a
77,70 dollari al barile e il brent sale a 80,80 dollari (+1,1%).
Ad Amsterdam le quotazioni del gas registrano un incremento del
4,7% a 47,1 euro al megawattora. In lieve rialzo anche l'oro che
si attesta a 2.685 dollari l'oncia.
Sul fronte azionario i principali listini del Vecchio
continente sono appesantiti dal settore tecnologico (-2,2%).
Male le l'auto (-0,7%) e il lusso (-0,8%) mentre sono fiacche le
banche (-0,1%). In luce l'energia (+1,1%) e le utility (+0,6%).
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