Il protocollo Worldcoin - ricorda il
Garante in una nota - ha l'obiettivo di creare un'identità
(World Id) e una rete finanziaria (basata sulla criptovaluta
Wld) a livello globale. Al centro del progetto l'Orb, un
dispositivo biometrico che scansiona il volto e l'iride,
appunto, un codice identificativo univoco a livello mondiale per
ciascun individuo - World Id - in grado, secondo la Worldcoin
Foundation, di distinguere gli esseri umani dai prodotti
dell'intelligenza artificiale.
Anche se i dispositivi Orb non sono ancora funzionanti in
Italia, i cittadini italiani possono già scaricare, dagli app
store, la World App, fornire i relativi dati personali e
prenotare i propri Wld token gratuiti. Orb, World Id e World
App, strettamente interconnessi tra loro, costituiscono
l'ecosistema Worldcoin.
Dalle informazioni ricevute dalla società e da quelle
reperibili sul sito, l'Autorità - sottolinea ancora la nota -
ritiene che il trattamento dei dati biometrici basato sul
consenso degli aderenti al progetto, rilasciato sulla base di
una informativa insufficiente, non può essere considerato una
base giuridica valida secondo i requisiti richiesti dal
Regolamento europeo. Oltretutto, la promessa di ricevere Wld
token gratuiti da parte di Wordcoin incide negativamente sulla
possibilità di esprimere un consenso libero e non condizionato
al trattamento dei dati biometrici effettuato attraverso gli
Orb. Infine - conclude l'Autorità - i rischi del trattamento
risultano ulteriormente amplificati dall'assenza di filtri per
impedire l'accesso agli Orb e alla World App ai minori di 18
anni.
Il provvedimento del Garante è in corso di pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale.
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